Alessandria (Andrea Guenna) – Continua l’inchiesta sullo scandalo rifiuti nella nostra provincia, che vede coinvolte Aral Spa e Srt Spa, che controllano le discariche di Castelceriolo, Solero, Novi e Tortona.
Interessante la telefonata tra Antonello Paolo Zaccone (Mago Zac) (nella foto), ragioniere capo del Comune di Alessandria, e Fulvio Delucchi, al tempo dei fatti presidente di Aral Spa, raggiunto da un avviso di garanzia per cui si è dimesso la settimana scorsa. In una telefonata fatta da Delucchi a Zaccone il 10 ottobre 2015 (di cui abbiamo già pubblicato la prima parte) si parlava sempre di traffico di rifiuti che in discarica non trattavano ma in parte “tombavano”, in parte accumulavano e in parte facevano transitare con un semplice cambio di bolla di accompagnamento. Un traffico che stava aumentando a dismisura per cui la capienza della discarica di Castelceriolo non era più sufficiente e si rendeva necessario un suo potenziamento con la costruzione di un nuovo capannone.
Iniziavano forti pressioni su Fulvio Delucchi presidente di Aral Spa da parte di Paolo Bonacina ed Ezio Guerci perché provvedesse ai lavori, ma, inspiegabilmente Delucchi, invece di rivolgersi a Pierfranco Robotti, direttore dell’ufficio Pianificazione Territoriale, Edilizia Privata e Patrimonio del Comune di Alessandria, quindi competente in materia, con quella telefonata fatta alle 13,34 chiamava Mago Zac e gli parlava di alcune autorizzazioni, inerenti molto probabilmente la terza linea, e del nuovo capannone. Dalla telefonata emergeva la necessità di ottenere alcune autorizzazioni per le quali Zaccone nulla poteva fare, ma invece di chiudere la telefonata dirottandolo a Robotti per competenza, si intratteneva a lungo con Delucchi.
Curiosità o vero e proprio coinvolgimento?
(Intercettazione telefonica del 19 ottobre 2015 delle 13:34). Si parla dell’ampliamento delle strutture ricettive attraverso la realizzazione di un capannone in più che dovrebbe ospitare la terza linea.
Delucchi. Sì, allora le tre sono 1… 1… 1 è… una domanda di ehm… variazione sostanziale di Aia per Castelceriolo!
Zaccone. Variazione sostanziale di Aia per Castelceriolo…
Delucchi. Che significa… Casteceriolo… che mi sonsente di aumentare la potenzialità della Fos della stabilizzazione della Fos…
Zaccone. Ok, quindi la capacità della Fos!
Delucchi. Esatto Fos, Fos: Frazioe Organica Stabilizzata, cioè il famoso umido sporco, sì!
Zaccone. Lo so, lo so!
Delucchi. Sì, lo so che lo sai, eh, eh (risata, ndr)… poi la ehm… seconda riguarda che volevo metterla in fila perché ero d’accordo… avevo detto alla Provincia… e la Provincia mi aveva detto “ma sì, fanne ma una sola e…”, che è quella il top della discarica ehm… spostamento del… del… fotovoltaico e… sempre sul top di discarica e ehm… recupero ambientale del top di discarica… che mi permette…
Zaccone. (parole incomprensibili, ndr)
Delucchi. Esatto (sic; ndr), che mi permette di… di avere ancora un… una buona… un buon stoccaggio di Fos e argille, perché l’argilla ce l’ho a Solero e poi l’innalzamento di 3 metri che è finito e me lo devono dare in questi giorni…
Zaccone. Solero…
Delucchi. Della discarica di Solero! Tre cose, che porta ad un aumento di ehm… scusa solo un secondo… che porta ad un aumento di volume intorno ai 200.000 metri cubi!… a Solero!
Zaccone. Complessivo!
Delucchi. Com… solo… solo di… di… stoccaggio di rifiuti, poi c’è l’infrastrato… ma a noi interessano i rifiuti! I tempi della… della cosa me lo dovevano segnare questa settimana, non so se riescono comunque nel giro di una decina di giorni…
Zaccone. Ma di quale?
Delucchi. Solero… ehm… Solero è fatto!… e presumo una decina di giorni anche massimo 15 perché era già stata preparata per la consegna della variante sostanziale di Aia!
I carabinieri del Noe, in virtù delle intercettazioni e delle riprese del sistema di videosorveglianza installato sul perimetro della discarica Aral di Castelceriollo sono in grado di dimostrare l’abusiva gestione di ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi (almeno 14:800 tonnellate) ricevuti con codice CER 190501 (parte di rifiuti urbani e simili non composta) definiti contrattualmente Frazione Umida Tritovagliata Stabilizzata (Futs), prodotti dall’impianto di tritovagliatura di Vado Ligure (SV) di proprietà della Ecosavona Srl, avviati per il recupero all’impianto di Aral Spa di Castelceriolo (AL) e da qui, senza essere sottoposti ad una reale operazione di recupero (consistente nella biostabilizzazione per almeno 21 giorni) restituiti “tal quali”, previo cambio cartolare del codice Cer da 190501 a 190503, destinati alle discariche di Vado Ligure e della Bossarino Srl, della Geotea Spa. Tutto procedeva secondo il piano predisposto da Paolo Bonacina che faceva anche da intermediario tra Ecosavona Srl di Vado Ligure e Aral Spa di Castelceriolo, entrambe indagate dalla procura di Brescia.