Roma – È morto oggi nella sua casa di Roma, Ugo Gregoretti, regista e attore. Era nato il 28 settembre 1930 a Roma. Autore e regista di programmi e sceneggiati radiofonici e televisivi (da “Le tigri di Mompracem” a “Il conte di Montecristo”), esordisce come regista cinematografico con “I nuovi angeli” (1962), tratto dal libro di M. Guerrini “I ventenni non sono delinquenti”, opera ibrida fra documentario e finzione che, senza giudizi precostituiti e lasciando lo spettatore libero di trarre le sue conclusioni, narra di un viaggio alla scoperta della vita sociale, affettiva e lavorativa dei ventenni italiani. Dopo una partecipazione a “Le più belle truffe del mondo” (1963), nello stesso anno dirige “Omicron”, storia di un alieno incarnatosi in un operaio che muore per essersi troppo umanizzato, e l’episodio “Il pollo ruspante”, incluso in “Ro.Go.Pa.G. – Laviamoci il cervello” (1963), film a episodi il cui filo conduttore è il saggio di W. Packard I persuasori occulti. Finzione e documentario si ritrovano anche in “Apollon”, una fabbrica occupata (1969), in cui gli operai interpretano se stessi mentre funzionari del PCI e alcuni intellettuali sono chiamati a impersonare i quadri dirigenti.
Autobiografiche, amare, esibizioniste ma allo stesso tempo pudiche, divertenti e malinconiche sono infine le disavventure di un regista impegnato nell’allestimento della “Bohème” raccontate in “Maggio Musicale” (1989).
Ci ha lasciati Ugo Gregoretti, attento testimone della società contemporanea
