Novi Ligure (Franco Traverso) – Il premier Conte è finito in un culo di sacco costretto, col cappello in mano, a chiedere ad ArcelorMittal la ripresa della trattativa sull’ex Ilva facendo capire di voler trattare sullo uno scudo penale, oltre che sulla revisione del contratto d’affitto e sull’eventualità della cassa integrazione per i lavoratori. Una ritirata su tutto il fronte. Dall’altra parte è silenzio di tomba, un silenzio tonante che prelude ad un secco “no”. Tutto ciò mentre i sindacati, per far vedere che ci sono (esistono ancora?), sostenendo che non sussistono le condizioni giuridiche per la rescissione del contratto di affitto e quindi per la procedura di retrocessione dei relativi rami d’azienda, chiedono il solito tavolo al ministero dello Sviluppo economico, laddove l’accordo vincolante è stato firmato. Pie illusioni, aria fritta.
La verità è che Giuseppe Conte è in stato confusionale, al punto che per capire quale strada intraprendere ha chiesto consiglio al gruppo dei diversi parlamentari M5s pugliesi, in primis quelli tarantini, ai quali ha ribadito il suo impegno. Ma quando è emerso il tema della tutela legale il confronto si è irrigidito con l’ex ministra Barbara Lezzi che ha detto di non voler votare lo scudo.
Di qui le rinnovate tensioni fra il M5S e il Pd preoccupato del fatto che non si possa arrivare alle elezioni in Emilia Romagna con due fronti aperti, quello sull’ex Ilva e quello sull’Alitalia, per cui “il rischio di subirne le conseguenze è altissimo”, come si legge in una nota.
Intanto stamane ad Alessandria si è tenuto il solito inutile sit in di alcuni lavoratori dell’ex Ilva davanti alla Prefettura indetto da Fim, Fiom e UIlm. Il corteo, partito da Novi, era costituito da due corriere e dalle auto dei dipendenti mentre dal Comune fanno sapere di voler organizzare un consiglio comunale aperto (del tutto inutile) sulla vicenda ex Ilva col quale sindaco e giunta si impegnano ad intervenire col governo, in accordo con ogni organismo istituzionale, al fine di arrivare ad una rapida e positiva soluzione della vertenza.