Alessandria – “Una ragazzata”. È il termine che ha usato, in conferenza stampa, il comandante della Squadra Mobile di Alessandria, Marco Poggi, in merito alla fuga dei due sedicenni Marika De Cata e Nicolò Balbiano (nella foto a lato), scomparsi mercoledì scorso, 27 novembre, e ritrovati ieri sera in via Santorre di Santarosa.
La brutta avventura è finita con una denuncia nei confronti della venticinquenne Alessia Chiodo, la giovane di Villanova d’Asti che aveva accompagnato i due giovani tra varie città e paesi di Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. La donna è stata deferita per sottrazione consensuale di minorenni.
Tutto aveva avuto inizio la mattina di mercoledì scorso.
Marika, dopo una diatriba avuta con i genitori, era uscita di casa al mattino con un pretesto, dicendo di voler andare dal medico perché non si sentiva bene.
E invece la giovane ha deciso di allontanarsi, in compagnia dell’amica di 25 anni che, in base alle ricostruzioni della Polizia, non aveva fatto molto per farla desistere dal suo intento.
Il coetaneo Nicolò si era unito al duo alla stazione di Mortara e da lì i tre erano andati a Vigevano.
A quel punto sarebbe stata proprio Alessia, la venticinquenne, a spegnere il suo cellulare e a sottrarlo a Nicolò.
Il giovane avrebbe fatto un ultimo tentativo per contattare la sorella di Marika chiamandola da una cabina telefonica ma senza riuscire a parlarle a causa, secondo la versione del giovane, della cornetta del telefono non funzionante.
A quel punto il ragazzo si è unito definitivamente al gruppo che da Vigevano si è spostato a Vercelli e poi a Gressoney, in Val d’Aosta, Ivrea e di nuovo nel vercellese, dormendo in auto nelle ore diurne e uscendo di notte.
La fuga non è durata, comunque, molto ed è terminata a Lamporo, in provincia di Vercelli, da un amico della Chiodo che ha cercato di far capire ai ragazzi la gravità delle loro azioni e la preoccupazione che avevano suscitato nelle rispettive famiglie.
I tre si sono, così, divisi: Alessia Chiodo è tornata a Villanova, per raccontare tutto ai Carabinieri, mentre i due minorenni sono stati riaccompagnati ad Alessandria dal fratello della venticinquenne.
Nel frattempo la Polizia di Alessandria si era già portata sulle loro tracce, grazie all’analisi delle celle telefoniche lasciate dal telefonino del guidatore.
Intercettati dalla pattuglia della Squadra Mobile all’uscita del casello di Alessandria Ovest, gli agenti hanno poi fermato i giovani in via Santorre di Santarosa.
A quel punto, gli uomini della Squadra Mobile si sono qualificati e hanno portato Marika e Nicolò in Questura, dove è avvenuto il ricongiungimento con i genitori.
La “ragazzata” di Marika e Nicolò, scomparsi da una settimana: in giro per Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta e poi il ritorno a casa
