di Andrea Guenna
Alessandria, giovedì 21 luglio 2011 – Egregio professor Vandone, non se la prenda con me. Io sono solo un cronista di provincia che cerca di capire cosa sta succedendo ad Alessandria e che ha fatto l’errore di chiamarla per telefono. L’altro ieri, per avere lumi sulla composizione societaria di Farmal Spa (la società partecipata dal Comune di Alessandria per il 20%, che ha acquistato le sei farmacie comunali della Città della Paglia) le ho chiesto se lei, in qualità di assessore alle partecipate del Comune di Alessandria (quindi socio al 20% di Farmal Spa) si fosse mai preoccupato di sapere chi fossero i due soci AstonGrange e Caripro Service, partecipati al 14% di Edenfin Srl, a sua volta uno dei soci di riferimento di Farmal Spa con ben il 40%. Lei ha risposto che la cosa non la riguarda. In sostanza non si è minimamente preoccupato del fatto che, coi soldi degli altri, stava per diventare un compagno di viaggio di due “ectoplasmi viventi”, di cui non si sa altro se non che sono di proprietà di Trust 058, un trust di diritto maltese di cui non si sa praticamente nulla. Insomma si tratta d’una sorta di “Sarchiapone Maltese”. Un po’ come se io, una sera, per fare baldoria, andassi a mangiare una pizza in compagnia di illustri sconosciuti incontrati agli angoli delle strade. Può andar bene. Può andar male, nel senso che rischio di rimanere solo a pagare per tutti. In ogni caso si tratterebbe di soldi miei. Ma coi soldi degli altri è meglio non rischiare. Vede Vandone, esiste una legge dello Stato che impone la trasparenza a tutti i livelli amministrativi, pubblici e privati, in applicazione della legge antimafia e di quella antiriciclaggio, per cui si richiede a tutti – ma in particolare ai pubblici amministratori come lei, che dispongono del denaro dei cittadini che pagano le tasse – di render conto di quello che fanno quando comprano o vendono qualcosa per conto dello Stato. E ben lo sanno coloro che devono esibire il certificato antimafia. Può darsi che a lei tutto ciò non importi granché, o che sia ignorante in materia, ma non può venir meno ai suoi doveri di pubblico amministratore di un Comune come quello di Alessandria, doveri di chi deve rispondere di quello che fa coi soldi d’una popolazione di circa centomila abitanti. Per quanto riguarda poi l’aspetto internazionale di tutta la vicenda, invece che a lei, professore, potevo chiedere delucidazioni a sua figlia Federica socia al 26%, insieme ad Anita Maria Omodeo (che detiene un altro 26%, per la cronaca figlia del presidente della Valenzana Alberto Omodeo), di Assunta Zurolo (48%) nella ditta valenzana AZ Metalli Preziosi Srl, il cui manager risulta essere tale Zurolo Antonio (forse parente della predetta Assunta) che, tra l’altro, gestisce la Shipmar Financial & Consultant Limited di Londra, per cui, a differenza di lei, professor Vandone, per quanto riguarda il diritto internazionale, a proposito della composizione societaria di Farmal Spa, avrebbe potuto dirci una parolina di conforto, se non proprio darci una risposta in merito. Nella nostra inchiesta, intanto, ci siamo rivolti in quel di Novara. Poi le spiego. A presto professore.
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