Alcuni sindaci nostrani hanno dedicato strade e piazze all’11 settembre, giorno dell’attentato delle torri gemelle. Altri ne vogliono seguire l’esempio. A quanto ci risulta, in tutto il mondo si è soliti commemorare le vittorie e non le sconfitte. L’attentato alle torri gemelle è stato la più grande offesa subita dagli Stati Uniti in tutta la loro storia anche se si è cercato di lenirla, come sempre avviene in questi casi, esaltando l’eroismo dei soccorritori ed il dramma delle vittime. Sconfitta resa ancora più virulenta dall’essere stata causata da palesi errori della CIA che inventò, indottrinò, addestrò e finanziò, ed anche diresse un gruppo di terroristi islamici salvo poi lasciarselo scappare di mano in modo irreversibile.
A giustificazione del proprio agire alcuni sindaci, che sono stati all’estero, fanno notare che esistono piazze dedicate alla battaglia di Novara, per noi infausta. Vero, ma quelle piazze le hanno nominate gli austriaci che hanno vinto e non certo i piemontesi che sono stati sconfitti.
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