La Guardia di Finanza ha sequestrato in Comune ad Alessandria importanti documenti inerenti Bieffe Consulting Srl. L’indagine porta diritta a Lorenzo Repetto (ex FI ed attuale PDL) ex sindaco di Castelletto d’Orba e attuale presidente di Amag, la municipalizzata alessandrina che gestisce la fornitura di acqua e gas alla cittadinanza.
di Andrea Guenna
Alessandria (20.10.2011) – Sarebbero clamorosi gli sviluppi dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Alessandria e dalla Guardia di Finanza che martedì scorso si è recata nell’ufficio del segretario generale Tuminello insieme a periti del Tribunale ed al PM Ghio. Tra gli altri, sarebbero stati sequestrati documenti molto compromettenti inerenti la determina del 16 giugno scorso con la quale il ragioniere generale del Comune di Alessandria Carlo Alberto Ravazzano ha nominato la società Bieffe Consulting Srl per un servizio aggiuntivo per la bonifica della banca dati della tariffa di igiene ambientale riferita agli anni 2008, 2009, 2010.
Un incarico dato ad una società senza referenze per 108.000 euro.
Questa determina è strana perché riesce difficile capire come sia necessario affidarsi ad una società nata l’anno prima (costituzione del 23 dicembre 2009), senza nessuna referenza, quando il servizio poteva essere svolto egregiamente da Engineering Tributi Spa, con la quale il Comune di Alessandria vanta una collaborazione che risale agli anni novanta, una società leader nel settore tributi, basata a Padova con sedi in tutt’Italia e nel mondo. Il servizio aggiuntivo affidato a Bieffe Consulting Srl è costato ben 108.000 euro che si sono intascati Antonia Ballarino, 52 anni, di Cogorno (GE) proprietaria e amministratore unico di Bieffe Consulting Srl e Claudia Froio, 32 anni di Cognorno (GE), figlia di Pasquale Froio direttore e AD di Tributi Italia Spa.
La triste vicenda di Tributi Italia, ovvero: come rapinare i contribuenti.
Tributi Italia Srl è per il dieci percento di Antonia Ballarino (proprietaria di Bieffe Consulting Srl) e ha come direttore e amministratore delegato Pasquale Froio padre della socia della Ballarino in Bieffe Consulting Srl, Claudia Froio di 32 anni. Il Froio è AD di Tributi Italia Spa che ha avuto l’incarico da Alto Monferrato Srl della riscossione tributi per il Comune di Castelletto d’Orba. La Alto Monferrato Srl è una società pubblica di diritto privato di proprietà del comune di Castelletto d’Orba (AL) voluta dall’allora sindaco Lorenzo Repetto di cui faceva parte sua moglie. Oggi come Amministratore Delegato compare Pasquale Froio, come presidente Lorenzo Dutto e come consigliere Giancarlo Icardi.
Lorenzo Repetto, Paghera e le referenze inventate.
La storia delle società Alto Monferrato e Tributi Italia si intreccia con quella di Paghera perché se la Alto Monferrato Srl ha dato la commessa di riscossione a Tributi Italia Spa, la stessa Tributi Italia e Paghera hanno costituito un’associazione temporanea di impresa ad Aprilia, mentre l’allora sindaco di Castelletto d’Orba Lorenzo Repetto aveva sottoscritto un documento in cui si legge che Paghera aveva realizzato lavori per mezzo miliardo nel suo comune (cifra risultata poi inventata dalla Procura di Latina), documento necessario all’associazione temporanea d’impresa Tributi Italia-Paghera all’ottenimento dell’appalto oggetto dell’inchiesta per l’esazione dei tributi comunali. L’interessamento di Repetto per Paghera si spiega anche con la sua nomina alla carica di consigliere del Cda di Paghera Ecobiotec Srl.
Il misterioso incendio di Castelletto d’Orba.
Nel settembre del 2000 ci fu un incendio negli uffici del Comune di Castelletto d’Orba (sindaco Lorenzo Repetto). I carabinieri avevano trovato due taniche di benzina, per cui si prefigurò l’ipotesi dell’incendio doloso. Chi aveva interesse ad appiccare le fiamme? E perché? Fra le altre cose, nel rogo sarebbe andata distrutta anche parte della documentazione relativa a Paghera per quanto concerne i presunti lavori da mezzo miliardo necessari per accreditarsi presso il Comune di Nettuno, rientranti nei requisiti di gara per avere l’appalto. Lavori che, come sappiamo, non sono mai stati fatti per quella cifra come accertato in seguito dalla stessa Procura di Latina. L’indagine sull’incendio ha stabilito che qualcuno all’alba fosse entrato nel municipio deserto, passando dal garage sottostante, utilizzato l’ingresso posteriore per salire al primo piano dove si trovano l’ufficio del sindaco, quello del segretario comunale e dell’anagrafe. Quindi, dopo aver aperto tutte e tre le porte, quasi a fare in modo che le fiamme potessero propagarsi con facilità, ha appiccato il fuoco. L’autore dell’attentato conosceva molto bene la dislocazione degli ambienti e sapeva muoversi alla perfezione anche al buio.
La Determina “Cavallo di Troia”.
Le Fiamme Gialle insieme al PM Ghio, fra le altre cose, stanno cercando di capire perché il Comune di Alessandria stia trasferendo le basi-dati ad un’azienda che, nonostante la determina di Ravazzano dica: “Constatato che la società Bieffe Consulting Srl, già in rapporto per precedenti attività svolte, è di fiducia di questa amministrazione…”, non abbia mai lavorato per il Comune di Alessandria. La frase del dottor Ravazzano è una panzana istituzionalizzata e firmata da lui. In verità, e secondo attenti osservatori, questa operazione consentirebbe di creare il precedente tecnico e giuridico per spianare la strada ad un eventuale affidamento – come già accaduto a Castelletto d’Orba – verso la Tributi Italia Spa. Ma, siccome Tributi Italia è stata condannata con sentenza passata in giudicato, insieme al suo Amministratore Delegato Froio condannato dalla Corte dei Conti, per ragioni di opportunità sarebbero pronte nuove società con lo stesso oggetto sociale e gli stessi soci.
Una campagna elettorale faraonica.
Visto e considerato che Paghera ha già finanziato con questi metodi alcune campagne elettorali del PDL in Liguria e nel Pontino, e considerato anche che i rapporti con Repetto sono molto stretti, non si va lontano se si ipotizza un potenziale finanziamento ad alto livello della prossima campagna elettorale del PDL ad Alessandria con candidato sindaco lo stesso Lorenzo Repetto che così farebbe fuori il pessimo e irripetibile Piercarlo Fabbio. Siamo alla “notte dei lunghi coltelli” nei corridoi delle stanze del PDL mandrogno. Vandone uscirà presto di scena per evidenti limiti di età, Fabbio non sarà ripresentato essendo ormai impresentabile e la strada si spianerebbe per l’ex sindaco di Castelletto d’Orba e pirotecnico amministratore di Amag. Ma la Procura indaga e gli scenari potrebbero cambiare.
Tutto questo mentre il Comune di Alessandria, con la società Altri che si occupa del recupero dei tributi comunali, nulla ha fatto se non, su indicazione precisa dell’assessore Vandone, prendere in affitto i locali, da anni sfitti, dell’ex mercato coperto di proprietà del geometra Alberto Omodeo presidente della Valenzana calcio, vicino alla famiglia di Luciano Vandone tramite la propria figlia, socia della figlia di Vandone, Federica, in AZ Metalli.
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