Novi Ligure (AL) (20.11.2011) – La storia infinita del recupero del teatro Carlo Alberto (oggi più proletariamente chiamato Romualdo Marenco) continua mentre la giunta dell’ineffabile Robbiano dorme. Non ci sono i soldi e si aspetta la manna da Roma promessa da Bondi quando era ministro ma ora ministro non è più e tutto finisce sul tavolo di Monti. Per non sforare il Patto di Stabilità, per l’ennesima volta (sono più o meno 45 anni che se ne parla) il rfecupero del teatro Marenco di Novi è rimandato. Per il momento Arcus, la società di sviluppo dell’arte emanazione del ministero dei Beni culturali, sta definendo i finanziamenti stanziati per il 2009, e dopo dovrebbero cominciare quelli del 2010 dov’è compreso anche il teatro di Novi. Oltre alla crisi di Governo ed alla cronica inefficienza del Comune di Novi in questa materia, a mettere una zeppa nell’ingranaggio dei lavori c’è anche la mancata approvazione da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria e l’assenza del parere da parte della Sovrintendenza dei beni culturali ancorché rappresentata dalla novese Marica Venturino che è a perfetta conoscenza della situazione della sua città. Per ora in cassa ci sono quasi 2 milioni della Fondazione ed arriveranno, si dice presto (boh!) 250 mila euro del Comune. Ma si attendono altri 2 milioni dal governo. Staremo a vedere.
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