Anche il Comune di Tortona ha finito i soldi. La Corte dei Conti vuole chiarezza. Il sindaco Berutti ha studiato la strategia per ripianare il disavanzo
Tortona (AL) – Quando non ci sono i soldi la colpa è sempre degli evasori, che ci sono sempre stati e sempre ci saranno, la cui esistenza non deve mettere in crisi le finanze pubbliche se ben amministrate. Bisogna insomma tenere conto a priori anche dell’evasione e prevederla nella gestione della cosa pubblica, perché ricorrere al recupero crediti (evasione fiscale) non serve a nient’altro – a patto che l’operazione dia in breve tempo i suoi frutti – che a mettere delle pezze in un bilancio che, nel suo complesso, fa acqua da tutte le parti. Questo in sintesi il parere della Corte dei Conti di fronte al bilancio della città di Tortona. La giunta cittadina continua a parlare di lotta all’evasione tributaria, revisione delle tariffe, taglio della spesa e risparmio nei costi di gestione degli immobili, oltre alle vendite immobiliari. Ma la novità sta nel fatto che il recupero del gettito realizzabile nel secondo semestre sarà affidato ad una società esterna alla luce degli scarsi successi degli anni precedenti. Intanto si pensa a vendere i gioielli di famiglia e si pensa a Palazzo Leardi e dell’ex mercato coperto. Ma si sta valutando anche la vendita dell’Atm. Contemporaneamente si prevede una revisione delle tariffe e il taglio dei costi di manutenzione e di gestione di tutti gli immobili comunali.
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