Alessandria – Ancora polemica sul teatro di Alessandria chiuso da oltre un anno a causa delle fibre d’amianto che un’errata manutenzione sull’impianto di riscaldamento ha sparso in sala. Ora si parla di riapertura a scartamento ridotto. Àè l’ennesima trovata dell’ineffabile sindaco di Alessandria che ieri in commissione Politiche Ambientali, finalmente convocata dal presidente Mario Bocchio per esaminare il piano di bonifica, ha detto che la Regione Piemonte ha ridotto il contributo da 800 mila a 600 mila euro ed il Comune di Valenza da 270 mila a 30 mila. Alessandria è senza soldi per cui bisogna tirare la cinghia. Sono seguite solo polemiche e contestazioni cui Fabbio negli ultimi tempi è abituato perché l’argomento in realtà era il piano di bonifica (pronto sulla carta, ma non ancora approvato dagli organismi di controllo). Ma ancor di più perché i lavori sono affidati alla stessa ditta, la Switch88, che ha provocato l’inquinamento. Il presidente Bocchio ha ad un ceto punto rilevato che tra i banchi dei consiglieri era seduta un’estranea, tale Piera Rosi, presidente del comitato Ridatecilteatro. Ancora polemica tra maggioranza e minoranza. Paolo Bellotti (Idv) nominava seduta state la Rosi sua «consulente». Bocchio replicava: «Bisogna chiederlo prima». Dopo la votazione i consiglieri di opposizione sono usciti, meno Bellotti che ha chiesto chi pagherà i lavori di bonifica. Poi Bellotti ha attaccato il sindaco sul fatto che avrebbe dovuto costituirsi parte civile contro Switch88 per chiedere i danni. Sindaco e presidentessa hanno ribadito che tutto è regolare.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.