Tortona (AL) – Il paradosso della società che non doveva esserci continua. Dopo che è stata costituita grazie alla consulenza del ragionier Sandro Tortarolo di Novi che ne è attualmente amministratore delegato, Farmacom, la società di capitali del Comune di Tortona che gestisce le due farmacie comunali è destinata alla chiusura in quanto costituita contro la legge. Infatti secondo l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici e la Corte dei Conti del Piemonte, Farmacom non si poteva costituire perché Tortona ha meno di 30 mila abitanti (sono 27.706). La Corte dei Conti, nel parere richiesto dall’amministrazione comunale, ha suggerito di cercare altri Comuni con cui superare la soglia stabilita, ma il bando non è andato a buon fine. La soluzione sarebbe quella di accorpare altri comuni dell’hinterland per superare la soglia di abitanti prevista dalla legge, ma nessun comune ha accettato. Insomma il pasticcio fatto dall’amministrazione comunale e dal suo consulente ragioniere novese rischia di complicare la situazione già disastrosa in cui versa il Comune di Tortona. Il termine per dare la disponibilità da parte de comuni limitrofi di entrare in società è scaduto lunedì e nessun Comune si è fatto avanti. Farmacom è stata costituita a dicembre 2010 per la gestione delle due farmacie comunali con capitale sociale di 100 mila euro, detenuto per il 90,004% dal Comune di Tortona e per il 9,996% da 7 farmacisti dipendenti. Ora al Comune non resta che vendere le quote oppure mettere in liquidazione la società e vendere la titolarità delle farmacie anche se il valore di Farmacon è più basso di prima perché col decreto sulle liberalizzazioni che ha introdotto la possibilità di aprire un’ottava farmacia a Tortona, il valore delle farmacie comunali si abbasserà. Il problema non è di poco conto perché il Comune, per chioudere la partecipata, deve recuperare 4 milioni che Farmacom deve alla CrAl e con cui l’amministrazione ha chiuso il bilancio 2010.
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