Ora che siamo in primavera, posso concedermi qualche passeggiata. Naturalmente prima di uscire aspetto che faccia buio. È un po’ di tempo che non vado a trovare il Guenna che troverò certamente in ufficio a lavorare. Farò quattro passi e in mezzora arrivo. Sono davanti alla sua finestra che è illuminata. Suono e mi apre.
Louis Cyphre. Ciao, com’è?
Guenna. Come com’è! Mi hai lasciato nella merda. Prima mi scoppia il sito, poi devo rifare l’archivio, poi devo cambiare web master perché quello di prima ha dato fuori di testa, poi è successo un casino con un candidato più fuori di testa del web master, e solo ora mi sono rimesso in sesto. Ma arrivi tu!
Louis Cyphre. Sei sempre di buon umore vero Guenna? Sempre gentile. Ma perché invece di lamentarti sempre, non mi racconti un po’ cosa sta succedendo ad Alessandria…, la Corte dei Conti…, Fabbio…
Guenna. Sta succedendo che la città è morta ma fanno finta che sia viva. Il cadavere puzza ma continuano a profumarlo, per cui la città è ostaggio della malapolitica e dei soliti furbi che approfittano della situazione. Ma tu che sei il capo dei diavoli ‘ste cose dovresti saperle. Le chiedi a me?
Louis Cyphre. Guarda Guennone che ‘sti casini non li faccio mica io…
Guenna. Ah no?, e chi li fa allora?
Louis Cyphre. Certi preti! Li fanno certi preti e i loro amici! È la solita vecchia DC. Guarda che sono tutti avanzi di sacrestia, tutti amici di certi preti.
Guenna. Vabbé, cosa c’entra. Essere amico di un prete non è mica la fine del mondo.
Louis Cyphre. Se lo sei sinceramente, senza leccare il culo sì! Ma se gli vai dietro come un cagnolino per avere i suoi favori no! Ma non li hai visti? Erano tutti in Vaticano quando hanno fatto cardinale Versaldi. Ed erano già tutti politicamente nella merda. Ci sono le foto! Sono partiti in comitiva da Alessandria come se avessero dovuto andare a Lourdes! Ma dove vivi Guenna!
Guenna. Sì, ho capito, ma cosa c’entra tutto questo con la Corte dei Conti?
Louis Cyphre. Non farmi dire cose che non voglio dire. Dico solo che Alessandria non è degli alessandrini.
Guenna. E di chi allora?
Louis Cyphre. È di un certo gruppo che la usa come cantiere.
Guenna. Ma dai, ora ti ci metti anche tu a fare la caccia alle streghe. Proprio tu!
Louis Cyphre. Ma che streghe e streghe!, qui si tratta di preti, e di monsignori. La politica ad Alessandria è in mano loro e ad un certo potere economico.
Guenna. Può darsi, ma la Corte dei Conti cosa c’entra?
Louis Cyphre. Lo sai chi è il viceministro con delega alle infrastrutture? Mario Ciaccia. E sai da dove viene Mario Ciaccia? Dal gruppo Intesa Sanpaolo dove ricopriva l’incarico di amministratore delegato e direttore generale di Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo. L’ha assunto Corrado Passera, attuale ministro, guarda un po’, proprio allo Sviluppo Economico ed alle Infrastrutture e Trasporti, già AD di Banca Intesa prima e di Intesa SanPaolo poi. Entrambi, Ciancia e Passera sono cattolici che più cattolici non si può
Guanna. Anch’io sono cattolico che più cattolico non si può!
Louis Cyphre. Sì ma tu sei un poveraccio loro invece…
Guenna. Cosa vuol dire loro invece…?
Louis Cyphre. Qualcosa vuol dire.
Guenna. Caro Louis continuo a non capire cosa c’entri Ciaccia con la Corte dei Conti!
Louis Cyphre. Ti ho appena detto che Alessandria è il cantiere di qualcuno. Questo qualcuno per poter lavorare non ha nessun interesse che il Comune sia commissariato perché in questo caso non si possono fare opere di straordinaria amministrazione che interessano al suo gruppo: ponti, strade, quartieri, eccetera. Quindi si tira alle lunghe per arrivare alle elezioni, col Comune nella merda ma non commissariato. Guarda caso, Ciaccia, oltre ad essere il deus ex machina delle infrastrutture a livello nazionale, è anche stato magistrato della Corte dei Conti e presidente di Sezione Onorario della stessa Corte!
Guenna. Scusa ma non è il prefetto che deve commissariare?
Louis Cyphre. Certo, ma se la Corte non chiude mai, il prefetto può aspettare.
Guenna. Ma va! Ma allora…
Louis Cyphre. Allora, caro Guennone, si chiude il cerchio!
Guenna. Vabbé ma se il sindaco cambia?
Louis Cyphre. Non cambia niente perché il padrone del vapore paga la campagna elettorale a tutti, destra e sinistra e non ha nessun interesse che i suoi servi litighino fra di loro.
Guenna. Non credo a una parola di quello che dici. Sei il solito maligno. La questione è di lana caprina.
Louis Cyphre. O di lana caprona!
Guenna. Ma se ci sono preti e cardinali di mezzo cosa c’entra il caprone.
Louis Cyphre. Perché, sei davvero così ingenuo da pensare che tutti i preti credano in Dio? Li conosco bene.
Sembra strano ma io credo in Dio, perché lo conosco e lo combatto, lo temo e lo rispetto. Ma alcuni di loro no, non credono in Dio! Sono solo sepolcri imbiancati pieni di marciume. Altro che! Verranno da me all’inferno.
Povero Guenna, è rimasto a bocca aperta.
Basito.
Pietrificato.
Incredulo.
Ma è bene che ogni tanto lo riporti coi piedi per terra perché è troppo ingenuo e sognatore.
L’ho scrollato un po’ toccandolgi la spalla: ciao Guennone, stami bene.
Niente, è rimasto immobile con lo sguardo fisso.
Ma non muore, ha la pelle dura lui, e l’infarto non gli viene.
Me ne sono andato e lui, per la prima volta non mi ha risposto.
Era senza parole!
Ogni tanto mi voltavo e ad un certo punto ho visto che ha spento la luce: è andato a dormire.
No, non è morto neanche stavolta.
Leave a Reply
Devi essere connesso per inviare un commento.