Alessandria – Se in Italia il tasso medio medio di disoccupazione è stato nel 2011 dell’8,3% ad Alessandria è stato del 10,8%, rapportato ovviamente alla popolazione attiva, cioè nella fascia di età tra i 15 ed i 64 anni che nella nostra provincia conta 277.586 cittadini. La disoccupazione tende ad aumentare e segue il dato nazionale che vede raggiungere l’8.9% a dicembre 2011, il 9,1% a gennaio 2012 ed il 9,3% a febbraio. Il dato è preoccupante anche perché al Nord la provincia di Alessandria risulta essere una delle peggiori, mentre nel Nord Ovest, dove il tasso di disoccupazione è intorno all’8%, sembra proprio essere la peggiore insieme a Genova. Non solo la qualità dei disoccupati preoccupa, ma anche la qualità, in quanto, secondo uno studio di Felsa – CISL che ha tenuto ieri un convegno ad Alessandria sull’argomento, otto contratti su dieci sono a tempo determinato: l’incidenza più alta si registra in agricoltura coi lavori stagionali (97%); a seguire nell’industria manifatturiera, dove il ricorso al lavoro somministrato (il lavoro somministrato ha come protagonisti tre soggetti: L’Agenzia del lavoro, il prestatore e il lavoratore) raggiunge l’88% mentre il “lavoro in affitto” costituisce il 20% sul totale dei contratti a termine avviati nel 2011. Nella nostra provincia i disoccupati sono circa trentamila di cui oltre il 40% è compreso tra i lavoratori di età tra i 35 e i 49 anni, il 28,6% interessa i giovani tra i 25 ed i 34 anni, e l’11,5% tra i 15 ed i 24 anni.
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