L’ignegner Boccaccio di “Fare per Ovada” continua ad opporre motivazioni molto serie e circostanziate al previsto nuovo insediamento residenziale di Via Voltri (ex Lai)
Ovada (AL) – “Lo sanno tutti che lì ogni tanto va a bagno”. Così Rinaldo, un vecchio ovadese di 75 anni ha detto riferito all’area ex Lai dove la Giunta del Sindaco Oddone ha appena approvato l’insediamento d’un intero quartiere con appartamenti, uffici, negozi e giardini. Via libera quindi dal Consiglio Comunale di mercoledì sera ma c’è chi non molla e tenta di impedire la cosa. E a nulla è valsa la consulenza in consiglio del geologo Luigi Foglino per il quale, grazie agli interventi del 2002, non esisterebbe più la situazione di presunto pericolo. Qualche problema potrebbe venire solo dal rio Volpina perennemente asciutto, che nel tratto “traversa fluviale di Belforte-area ex Lai”, attraversa la provinciale caricandosi (in caso di fatti alluvionali di grossa portata) nello Stura. Secondo l’ingegner Eugenio Boccaccio consigliere comunale del gruppo “Fare per Ovada” le cose non stanno proprio come vorrebbe la maggioranza. “La nota ufficiale della Regione Piemonte – ha detto Boccaccio – chiarisce inequivocabilmente come i lavori di manutenzione della sponda dello Stura non incidono e non migliorano affatto le condizioni di esondabilità dell’area della ex-Lai di via Voltri”. Secondo l’ingegnere ovadese è sospetto il fatto che non sia stata data risposta alle osservazioni e per questo motivo è stato necessario, secondo Boccaccio, presentare un esposto molto dettagliato e circostanziato alla Procura della Repubblica per chiedere di fare piena luce sull’esondabilità dell’area. Nonostante tutto ciò la Giunta di sinsitra ha proceduto all’approvazione del progetto. Boccaccio ha annunciato a questo punto un ricorso al TAR per chiedere l’annullamento della deliberazione approvata, visti i vizi procedurali che, secondo la minoranza in consiglio comunale, sottendono la procedura autorizzativa. Secondo l’ingegner Boccaccio il PEC (Piano Esecutivo Convenzionato), come progetto di riqualificazione dell’area ex Lai, prevede, su una superficie del lotto di 23.583 mq., una nuova edificazione per 34.917,60 mc., e perciò con un consistente incremento del carico antropico. Inoltre, sempre secondo Boccaccio, l’area ex Lai è stata considerata dalle norme di attuazione del PRG (Piano Regolatore Generale), in conformità alla Circolare della Regione Piemonte n. 7 LAP del 6 maggio 1996 ed al PAI (Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico), un’area esondabile e ad elevato rischio idrogeologico. Per questo motivo nel rispetto della direttiva definita dall’Autorità di Bacino del Po, per rendere tale area interamente edificabile la progettazione avrebbe dovuto prevedere accorgimenti tecnici specifici finalizzati alla riduzione ed alla mitigazione del rischio e dei fattori di pericolosità, e specificatamente l’esecuzione delle necessarie ed idonee opere di difesa spondale del torrente Stura e la realizzazione di un canale di scarico per la raccolta delle acque provenienti da monte, mentre l’intervento proposto dagli estensori del piano consiste in una semplice ed irrilevante manutenzione della preesistente scogliera realizzata con prismi di calcestruzzo, tale perciò da non incidere sulla riduzione del livello di rischio. E i fatti sembrano proprio dare ragione all’ingegner Boccaccio perché nella zona si sono registrate periodicamente delle esondazioni anche gravi come quelle del 1977, del 1986 e nel 2011 per la quale il Comune di Ovada e la Protezione Civile sono intervenuti per allertare la popolazione del luogo a mettersi in sicurezza ed a salire ai piani alti. Per progettisti e tecnici invece tutto è stato fatto nel massimo rispetto delle norme per garantire la sicurezza del quartiere. Dopo il voto favorevole in Consiglio comunale, ora il cantiere può partire. In poche settimane sarà abbattuto l’ultimo capannone della ex Lai e si procederà con le opere di urbanizzazione. La precedenza sarà data alla parte commerciale. Nell’area, di 23.583 metri quadri, sorgeranno 10 palazzine, il supermercato e un esercizio più piccolo. Più strade, marciapiedi e rotatorie. Ma Boccaccio continuerà ad opporsi e dice: “Quell’area è e resterà esondabile e chi ha votato a favore della delibera di approvazione se ne assumerà la piena responsabilità”.
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