Alessandria – In un comunicato stampa diramato oggi, la CIA , Confederazione Italiana Agricoltori, prende le parti della ditta Lazzaro di Castelnuovo Scrivia balzata agli onori – si fa per dire – della cronaca per la triste vicenda di sfruttamento di 40 braccianti marocchini mal pagati e pagati in ritardo. Nel comunicato stampa n.09/2012 del 20 luglio 2012 della solerte confederazione si legge: “Sulla vicenda delle Aziende Agricole Lazzaro di Castelnuovo Scrivia che ormai da parecchio tempo tengono banco nelle pagine di cronaca, alla luce di alcuni recenti articoli, diventa necessario un intervento dei titolari.
Abbiamo letto – dichiarano Bruno e Mauro Lazzaro – che siamo intenti a portare avanti una azione ‘furbesca’: affermiamo con fermezza che nessuna azione furbesca è stata da noi avviata e mai ne avvieremo in futuro. Riteniamo doveroso precisare – proseguono i titolari della aziende Lazzaro – che agli imprenditori, e solo a loro, spettano le scelte imprenditoriali legate alle proprie aziende e su queste scelte nessuno può intervenire. Noi abbiamo fatto due scelte: quella di assumere degli operai a tempo determinato e quella di sottoscrivere l’accordo sindacale. Noi rispetteremo sia i contratti di lavoro e l’accordo ma altre scelte imprenditoriali, come lo sono le scelte legate al mondo del lavoro, spettano esclusivamente a noi in qualità di imprenditori e nessun altro può intervenire per influenzarle. Come Confederazione – interviene Carlo Ricagni, presidente provinciale della Cia di Alessandria – ribadiamo che le scelte imprenditoriali, fatte nel pieno rispetto dell’accordo sindacale firmato, non possono sempre essere strumentalizzate, così come riportare sempre in primo piano il fatto che le aziende Lazzaro facevano lavorare in nero: saranno altre sedi competenti che decideranno se i Lazzaro sono più o meno colpevoli di questo”.
Noi non facciamo commenti e ci limitiamo a tiportare sotto il comunicato stampa Cia in copia conforme.
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