Alessandria – Il palco era davanti al palazzo de La Stampa all’incrocio con Via Cavour in piazza della Libertà, e stasera verso le 9 e 45, davanti a circa 2000 persone, la sindaca di Alessandria Rita Rossa ha tenuto il suo accorato comizio di chiusura della fiaccolata organizzata dai sindacati della triplice. Non è stato certamente un successo, con una partecipazione al disotto delle aspettative (2500-3000 persone) nonostante la partecipazione di lavoratori di Asti che sono intervenuti per solidarietà. Rita Rossa ha cavalcato i suoi cavalli di battaglia: dissesto obbligato, indifferenza del governo, crediti da riscuotere, disinformazione di certa stampa. La sindaca è apparsa impacciata, confusa e ripetitiva: “Abbiamo chiesto che il Governo ci dia delle risposte” ha detto, senza specificare che, in verità, il governo non ha niente da dire ad un comune che ha approvato il dissesto. Più che inviare i commissari non può fare. Poi se l’è presa con Balduzzi (che non era presente) “che è al governo”, ma non è onnipotente e se si azzarda a fare un altro scherzo a Monti come quando ha tentato di inserire Alessandria nel novero dei comuni rientranti nel decreto salva enti, rischia il licenziamento in tronco. Poi si è rivolta alla Regione che deve sbloccare i soldi che deve al Comune. E poi il passaggio patetico quando ha detto sconsolata: “Ci hanno preso in giro”. Ma chi?, vorremmo tanto saperlo anche noi.
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