Alessandria – Tanto per cambiare, e ancora una volta, avevamo ragione noi di Alessandria Oggi. Di Amiu ce ne sono due, una è vecchia che ha la concessione ma andrebbe liquidata, l’altra è nuova (Amiu registrata dal notaio con un asterisco in più rispetto alla precedente) composta per il 51% dalla vecchia società e per il 49% dal Comune che avrebbe comprato (?) le quote da Iren. Ci fa piacere constatare che non si parli più di liquidazione di Amiu, che è una belinata se riferita alla società in essere, ma di ristrutturazione. Al di là dei proclami di inutili tavoli permanenti che servono solo a far perdere tempo e a far vedere lucciole per lanterne, il piano industriale della “Nuova Amiu” si baserà su una bozza di riorganizzazione predisposta dal consulente tecnico Anselmo Rinaldi. In sostanza il Comune venderebbe, se l’ha, il 49% in sue mani. Poi resta il problema della concessione. Tutto il resto è aria fritta.
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