SMARRIMENTO NEL PDL, NON TUTTI RESTANO, MOLTI AN DIVENTANO “FRATELLI D’ITALIA”
di Andrea Guenna
Alessandria – Se a sinistra si devono registrare le dimissioni dal Pd del presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi e lo strappo di Renato Balduzzi che ha raffreddato gli entusiasmi del Pd che lo voleva candidato alla camera ed ora deve rassegnarsi all’idea che il ministro della salute si presenti per la lista in appoggio a Monti, a destra la confusione e lo smarrimento la fanno da padroni. A parte l’ex ministro Sandro Bondi, fedele nei secoli a Berlusconi, tutti gli altri aspettano, in una situazione, quella del Pdl alessandrino, che è in divenire. Poche le certezze, molte le turbolenze, qualche defezione. Per ora, oltre a Bondi ed alla sua eterna fidanzata Manuela Repetti, che è anche coordinatrice provinciale, l’unico esponente del Pdl che ha scelto con chiarezza ed in tempi non sospetti, è Emanuele Locci, ex An, consigliere comunale ad Alessandria, passato due mesi fa con Giorgia Meloni. “Volevo le primarie – dice Locci – e stavo lavorando in quel senso ma poi il Cavaliere è ridisceso in campo e non se n’è fatto niente”. Le tensioni maggiori vengono proprio dagli ex di An, come Marco Botta, casalese, consigliere regionale del Pdl che, tuttavia, non si sbilancia: “È il momento delle decisioni – dice – che non possono essere prese singolarmente. Esiste un gruppo interessante come Fratelli d’Italia che rappresenta una novità nel panorama politico della destra. In ogni caso – conclude Botta – giovedì si terrà un direttivo provinciale del Pdl e in quella sede si vedrà il da farsi”. Vicino da sempre ad Alemanno, Marco Botta potrebbe invece scegliere La Russa, seguendo le orme di Agostino Ghiglia, da sempre invece vicino a Gasparri che, tuttavia, resta del Pdl. Un altro ex di An, Antonio Maconi, attuale vice coordinatore provinciale del Pdl, non è per le scelte traumatiche: “Non ho motivo di lasciare il Pdl – dice – resto al mio posto in attesa che si chiarisca la situazione”. Maconi è rimasto finché ha potuto nel novero dei Finiani, ma ora ha firmato la convocazione per il Comitato provinciale di Giovedì prossimo e, almeno per quanto lo riguarda, non ci dovrebbero essere sorprese. La situazione è tale per cui pare proprio che il Pdl sia giunto di corsa all’appuntamento elettorale, in quanto non ha saputo o voluto dotarsi di una struttura organizzativa che sopperisse all’assenza del Cavaliere che, per evitare la disfatta del suo partito, ha dovuto riscendere in campo. Piercarlo Fabbio, ex sindaco Pdl di Alessandria non ha dubbi: “La libera uscita in atto nel Pdl – dice Fabbio – potrebbe anche essere un movimento tattico per rispondere al meglio al sistema elettorale, che già nel passato affiancava le cosiddette liste civetta a Forza Italia e ad An. Saranno le elezioni a dire se queste tensioni siano vere o fasulle, e tali da poter giustificare la nascita e il mantenimento in campo di nuove forze politiche, a fronte di una spiccata propensione di Silvio Berlusconi e della maggioranza dell’elettorato verso il sistema bipolare”. Fabbio, Ugo Cavallera vicepresidente della Regione Piemonte, Nicola Sirchia assessore Pdl a Casale, Massimo Berutti, uomo di Cavallera, sindaco Pdl di Tortona, sembrano confermare in pieno la loro permanenza nel Pdl. Sono gli uomini forti del Pdl in provincia di Alessandria. Altro discorso per l’onorevole Franco Stradella orientato sempre di più verso Monti. Da tempo il deputato alessandrino da segnali di disaffezione verso Berlusconi. Già nel novembre di un anno fa al voto di fiducia al governo del cavaliere sul rendiconto, Stradella è stato l’unico azzurro presente che si è astenuto. Berlusconi lo aveva già messo tra gli undici traditori che avrebbe voluto guardare in faccia al momento del voto. Vecchi rancori, vecchie incomprensioni che esplodono, come sempre accade, quando le cose non vanno propriamente per il verso giusto. La confusione è tanta e serve un momento di chiarezza che potrebbe venire dalla riunione convocata da Piercarlo Fabbio e Ugo Cavallera per martedì sera nella sala conferenze dell’ex Taglieria del Pelo di Via Wagner, cui prenderanno parte i quadri intermedi del Pdl a livello provinciale.
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