I TIFOSI NON SI FIDANO PIÙ DI CERTA STAMPA
di Cichinisio
Dalle Dolomiti – Adorati lettori vi penso sempre e non vi invidio perché voi siete sempre alle prese con Penna Cadente e il suo Cerchietto Magico mentre io sono qui a godermi la neve e le giornate meravigliose con i miei adorati cani da slitta, su e giù per le piste alpine. Mi hanno riferito che ha fatto irruzione nel villaggio del grande Capo (augh!) un nuovo personaggio che non conoscevo, tale Manitù. Pare infatti che sia stato convocato dallo sciamano per curare un’epidemia di giramento di coglioni che si è diffusa in modo preoccupante nel Cerchietto con la sindrome classica del “cieco in un corridoio”. Non intendo però derogare dall’impegno che mi ero assunto: stare zitto qualche giorno per consentire a Capra di lavorare tranquillo alle operazioni di ristrutturazione proprietaria e finanziaria della società grigia, operazioni queste fondamentali per continuare a vedere il calcio in questa città e sperare in tempi (almeno sportivi) migliori. Momenti difficili come questo dovrebbero insegnare un po’ a tutti a riconoscere “l’erba che fa il grano” da quella infestante, difatti solo dopo l’ottobre nero si è rivelato senza ombra di dubbio chi, fra i dirigenti, ha tenuto la barra dritta, ha lavorato in silenzio per salvare il salvabile e chi, invece, spente le luci della ribalta e cominciati i tempi bui, si è sciolto come neve al sole ed è scappato come un coniglio. Poi c’è pure chi è “caduto in piedi” ma avremo tempo di parlarne e di mostrare tutte le documentazioni in nostro possesso. Ancora qualche giorno di ricreazione dunque per Penna Cadente ed i suoi accoliti e poi saranno sbugiardati e, anche se sprecano fiumi di parole per osannare pubblicamente i tifosi per poi essere cortesemente ricambiati, il solo fatto che il tifo organizzato abbia chiesto un incontro diretto con l’Ad, la dice lunga sulla fiducia che il Cerchietto riscuote di questi tempi.
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