Rapallo (GE) – Scandalo a Rapallo. Protagonista il direttore di gara Degli Esposti di Bologna che ne ha fatte di cotte e di crude. Una serie di errori macroscopici con inizio al 45′ del primo tempo in cui il direttore di gara decreta un calcio di punizione inesistente con rete di Franca e qualche colpa di Canalicchio. Nella ripresa, su un terreno di gioco degno di una formazione di seconda categoria, come avevamo più volte preannunciato, la Novese sale in cattedra ma subisce il secondo gol su pasticcio difensivo. I Biancocelesti accorciano le distanze con Bortolotto, l’arbitro espelle Malgrati che protesta per un fallo giudicato al contrario. Ma il capolavoro l’arbitro lo commette ad una decina di minuti dalla fine quando non decreta un calcio di rigore per la Novese per una manata in piena area ligure di un difensore. Ora, gli arbitri possono sbagliare come tutti i giocatori, ma non possono fare errori di tale portata oppure non consultare l’assistente, colpevole come lui se non ha visto. Due parole su un campo infarcito d’acqua per un nubifragio che ha investito Rapallo. In sintetico e neppure di ultima generazione, il campo non è idoneo per giocare partite di serie D anche se è passato al vaglio degli ispettori della Lega che lo hanno giudicato regolare. Cosa dire della Novese? A nostro parere un pareggio sarebbe stato più che giusto e sarebbe stato anche raggiunto, nonostante tutto, se Bortolotto, sul finire, non avesse fallito di un soffio la rete del pari. Ha fatto il suo esordio in trasferta il centrocampista Begolo sostituito nella ripresa in cui sono entrati Sorci e Corso. L’assenza di Carboni, una punta di grande esperienza, pesa molto perchè Zirilli non può cantare e portare la croce. Alla Novese manca sempre un play maker, ma chi ha costruito la squadra non pare sia della stessa idea.
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