Tortona (Piero Giacobone) – Tortona caput mundi. In effetti l’antica città ligure, poi longobarda, finita per le bizze della storia e per desiderio di Urbano Rattazzi nelle grinfie dei mandrogni, è teatro, in questi ultimi tempi, nel bene e nel male, della principale cronaca amministrativa pubblica alessandrina. Tutto ha assunto grande evidenza a partire dal decesso della povera signora Lucato, ospite della casa di riposo Lisino, morta durante le feste di Natale dell’anno scorso per aver mangiato del pesce nella mensa della struttra dov’era ospitata. Partivano un’inchiesta e le verifiche del Nas che sta ancora indagando. C’è un fascicolo aperto in Procura ad Alessandria. Intanto il pirotecnico sindaco Massimo Berutti una ne faceva – spesse volte sbagliata – e cento ne pensava – di altrettanto sbagliate. Poi c’è stata l’elezione di Gianluca Bardone alla carica di sindaco che ora deve vedersela con una maggioranza composita, alle prese coi falchi post comunisti e con le finte colombe post democristiane. In ultimo è di ieri la notizia che la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona starebbe cercando di “rifilare” a qualcuno la Casa di Riposo Lisino perché non riesce a rientrare dell’investimento effettuato qualche anno fa per realizzarla. Si tratta di un complesso ciclopico da 12.000 metri quadrati per 80 posti con un ettaro di parco giardino. È costato uno sproposito (forse qualcuno ci ha guadagnato), si dice circa 14 milioni di euro quando la quotazione attuale è della metà. Venderla a prezzo di mercato sarebbe un bagno di sangue perché comporterebbe un danno milionario, e si parla di affitto, ma nessuno si fa avanti per prenderla. Anche perché il Comune di Tortona ha bandito a sua volta la gara per la gestione del Kora Kennedy, un’altra casa di riposo, stavolta comunale. Il nostro amico Maligno giura tarattarsi d’una gara alla quale è inutile partecipare in quanto il Kora sarebbe già promesso a Bios, la cooperativa alessandrina vicina al mondo cattolico gestita da Bruno Paradiso (nella foto), colui che tre anni fa aveva condotto la controversa trattativa per conto di Bios Cata, in veste di amministratore unico di Palea Srl, per l’acquisizione di Argental Srl, l’ente del Comune di Alessandria proprietario della casa di riposo Basile.
Ma del Maligno, si sa, è meglio non fidarsi.
Saranno certamente tutte balle che mette in giro per seminar zizzania.
CASE DI RIPOSO, CROCE E DELIZIA DEL COMUNE DI TORTONA

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