Alessandria (Max Corradi) – Noi mandrogni giochiamo d’anticipo. Abrogano le province? Niente paura, qui da noi ce ne facciamo una “fai da te” e andiamo avanti lo stesso incuranti della legge, in attesa che le truppe cammellate del Pd eleggano presidente della nuova Provincia quel fulgido esempio di buon amministratore pubblico che è la sindaca di Alessandria. E uno. Due. Si ventila di abrogare le Camere di Commercio? Niente paura, ci si mette d’accordo coi langhett di Cuneo e i monferrini di Asti e, pur di salvare il cadreghino, di tre ne facciamo una…, così Delirio avrà modo di apprezzare pubblicamente la nostra buona volontà e non infierirà, mantenendo lo statu quo. Con questo nobile giochino d’anticipo in Piemonte (sono tutti Pd e sono tutti d’accordo come per Rita Rossa presidente) ci saranno tre camere di commercio (Alessandria-Asti-Cuneo; Torino; Nord). È la proposta (ma chi è bene informato dice che è molto più di una semplice proposta) varata ieri da Union Camere al termine di una riunione cui hanno partecipato anche il presidente e il direttore dell’ente alessandrino, Gian Paolo Coscia e Roberto Livraghi. A ben guardare i tagli non riguarderanno il personale, per cui il nuovo ente camerale sarà un carrozzone inutile con 250 dipendenti… inutili, che ci costeranno circa 9 milioni di euro all’anno… cioè soldi buttati nel cesso. Naturalmente i tagli del Ministero riguarderanno solo ciò che è utile, come, per esempio, tutte le iniziative per la promozione delle aziende del territorio. E la tassa che le aziende pagano alla camera di commercio appare ancor più come un prelievo inutile se non addirittura un ladrocinio perché in cambio, a questo punto, non avrebbero proprio più niente. Una domanda: ma i nostri politici non si sono ancora accorti che esiste internet?
PROVINCIA E CAMERA DI COMMERCIO: NOI MANDROGNI GIOCHIAMO D’ANTICIPO

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