Bologna – Dei tre attivisti del collettivo Hobo che martedì 15 luglio hanno “murato” con cemento, pannelli e filo spinato il professor Angelo Panebianco (nella foto), docente di Scienze politiche all’Università di Bologna, criticato per i contenuti di un editoriale sull’immigrazione pubblicato sul Corriere della Sera, uno è di Casale Monferrato. Ha 41 anni ed è un attivista di sinistra (ma va?) oltreché studente superfuoricorso (una volta li chiamavamo fagioli). La Digos lo ha fermato insieme ad un 22enne di Termoli (Campobasso) e un 28enne di Catanzaro. I tre sono stati denunciati per violenza privata e danneggiamento aggravato. Sulla parete esterna dell’ufficio del docente universitario, i contestatori avevano anche vergato con vernice rossa la scritta: «Stop ai baroni della guerra. Free Palestine». Gli agenti della Digos di Bologna sono risaliti ai tre comunisti attraverso una serie di testimonianze.
È DI CASALE UNO DEGLI “AGUZZINI” DI PANEBIANCO

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