Torino – La Legge è uguale per tutti e dopo le giuste condanne di una parte dei consiglieri regionali del Piemonte, il Gup Roberto Ruscello ha riaperto la partita decidendo di non accogliere le richieste di archiviazione per altri consiglieri, contro le quali era stato presentato un atto formale di opposizione firmato da alcuni cittadini, e di approfondirne le ragioni. Tra quelli che avevano chiesto l’archiviazione c’è Rocchino Muliere (nella foto insieme agli operai dell’Ilva in agitazione), al tempo dei fatti consigliere regionale del Pd ed oggi sindaco Pd di Novi Ligure, già imputato per truffa e peculato ai danni della Regione. I fatti si riferiscono al periodo che va dal 2010 al 2012 e proprio oggi si apre l’udienza che riguarda, insieme a Muliere, anche l’europarlamentare Mercedes Bresso, l’onorevole Stefano Lepri e tre assessori regionali in carica, Gianna Pentenero, Aldo Reschigna, Monica Cerutti. Tutti rischiano di finire sotto processo per pranzi, tramezzini e materiale divulgativo a carattere politico rimborsati dai contribuenti. Da alcuni ambienti politici si rimproverava la procura di aver adottato due pesi e due misure in quanto avrebbe avuto un occhio di riguardo per i politici di sinistra, mentre per tutti, o quasi, quelli di destra sono piovute condanne. Ora però il Gup, che si dice sia molto corretto e scrupoloso, vuole vederci chiaro per capire se pranzi e cene fossero in effetti finalizzati ad affrontare discussioni di politica regionale o meno. Insomma il tema del processo è capire se si tratta di “politica a piccoli pasti” o di “politica a piccoli passi” entrambe tanto care ai nostri eletti.
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