Alessandria (Andrea Guenna) – Può darsi che la borghesia alessandrina sia piena di piantapuffi incalliti, ma leggere che i problemi di Amag sono dovuti al fatto che chi ha la Mercedes e frequenta il Rotary o il Lyon, o la Loggia, non paga le bollette per cui rischia di vedersi chiudere il contatore a partire da lunedì prossimo essendo responsabile, ancorché indiretto, della crisi di liquidità di Amag, ci sembra un po’ eccessivo. Si sa, i bolscevichi sono campioni del mondo a scaricare il barile, lo imparano fin da piccoli, in casa dai genitori comunisti e poi alla scuola di partito, ma qui si sta esagerando. Al punto che l’indignato ingegnere – nonché comunista doc – Mauro Bressan (nella foto), a.d. di Amag la partecipata del gas e dell’acqua, fa sapere di averne abbastanza e che adotterà il pugno di ferro con chi non paga. Ma non dice che Amag, a sua volta, ha un debito nei confronti dei fornitori di oltre tre milioni. E non dice che quando Amag è passata di mano aveva un attivo di 2,2 milioni. Come non dice che Amag ha fatto un regalino al Comune di Alessandria cancellando il debito di Rossa & C. per una cifra di 6,7 milioni di euro che nel bilancio del 2013 sono finiti nelle perdite e che hanno mandato i conti della partecipata in rosso nonostante l’attivo milionario di partenza. Può darsi che i miei amici della borghesia alessandrina siano senza soldi perché le Mercedes costano, ma è certo che Bressan dimentica, o fa finta di dimenticare, che tutti i circoli sportivi comunali e “paracomunali” come quello vicino a Rita Rossa passando per Cesare Miraglia e Paolo Filippi, di bollette ne hanno pagate poche e il credito nei loro confronti da parte di Amag supera il milione e mezzo. Taglierà i fili anche a loro o li salverà in nome della solidarietà proletaria che lo spinge invece ad accanirsi coi miei amici che saranno costretti a disfarsi della Mercedes per dare i soldi a lui? Naturalmente per Bressan la colpa di questo disastro è di tutti meno che sua, come degli amministratori di condominio che si sono tenuti i soldi dei condòmini, o di qualche fratello frequentatore di qualche loggia cittadina che, totalmente preso dall’astrazione simbolica, s’è distratto al punto da dimenticarsi di pagare una volgarissima e profana bolletta del gas. Ma a me, che sono cattivo e amico del Maligno, piacerebbe anche sapere da Bressan che fine ha fatto il debito gigantesco (oltre 200.000 euro) dell’Alessandria Calcio, accumulato quando era gestita da Pietro Bianchi e Pavignano, tanto vicini ai suoi compagni dell’attuale Giunta Comunale. Anche al Mocca sarà negata la fornitura di gas e acqua? E mi piacerebbe sapere come faceva quel simpaticone di Lorenzo Repetto, ex presidente di Amag, a chiudere i bilanci in attivo e a contenere al massimo i crediti. Con tutti i difetti che volete, il geometra di Castelletto d’Orba non aveva paura di lavorare mentre questi qua scaldano la sedia in sterili e interminabili riunioni. E poi l’a.d. Bressan non deve far finta di stupirsi se la società di certificazione ha detto che non approverà il bilancio di Amag. A Bressan, ca nisciuno è fesso.
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