Alessandria (Max Corradi) – Continua con successo l’azione di controllo da parte del dottor Giuseppe Pollarolo, medico, 63 anni, presidente della commissione di vigilanza sulle case di riposo per l’Asl Al. Grazie al lavoro di Pollarolo che ha denunciato una serie di gravissime irregolarità, ieri i carabinieri del Nas hanno fatto una prima ispezione alla casa di riposo “Villa Poggio” di Terruggia gestita dalla cooperativa Don Lugani. Gli uomini della Benemerita hanno sorpreso due medici di base, un uomo e una donna, fornire prestazioni in ambito libero professionale ma in modo continuativo. Per la legge infatti i medici di base possono svolgere attività propria o di consulenza in varie strutture, purché il loro lavoro non sia continuativo e il compenso avvenga tramite assegno o conto corrente. La vicenda della casa di riposo di Terruggia è già stata oggetto di ampia inchiesta da parte nostra (unici fra tutti come al solito), partendo dall’esposto fatto da alcuni cittadini tre anni fa in Regione, col quale si denunciava il trasferimento ingiustificato di 30 degenti da Casalino di Mombello (struttura Soggiorno Valleverde ) a Terruggia, non sa si come, entrata nella disponibilità di Orizzonti 3000 – azienda morosa di cui è presidente tale dottor Giuseppe Cinelli – che due anni fa è stata addirittura raggiunta da decreti ingiuntivi e da conseguenti sequestri dei suoi crediti, il più grosso dei quali bloccato perché, a sua volta, l’Asl, debitrice di Orizzonti 3000, non si è presentata davanti al giudice a riconoscere il suo debito. Stavolta Cinelli, che si dice amico di Ugo Cavallera, l’ex assessore alla sanità della Regione Piemonte, ha ottenuto che la struttura “Villa Poggio” di Terruggia, aperta illegalmente, finisse per essere assegnata proprio alla Cooperativa Don Lugani con sede a Lodi, di cui è presidente. Naturalmente dall’Asl Alessandria, in questi tre anni (direttori Pasino prima e Marforio oggi), nulla da eccepire, e anche la Regione sapeva tutto fin dal 2011 ma non ha mai detto niente. A questo punto il dottor Pollalorolo, facendosi forte dell’esposto in regione fatto dai cittadini, è tornato alla carica ed ha chiesto alla Regione Piemonte, primo: come mai avesse autorizzato il passaggio delle licenze da Orizzonti 3000 alla Don Lugani; secondo: come è stato possibile che i 30 degenti siano stati trasferiti senza motivo dal soggiorno Franzini di Valleverde Srl di Casalino a “Villa Poggio” a Terruggia. La Regione ha risposto che il trasferimento è stato necessario a causa delle condizioni fatiscenti della prima struttura, che fatiscente non è. Infatti, a distanza di tre anni (dopo tre anni di abbandono), la struttura di Valleverde a Casalino è ancora in buono stato, come attesta una perizia indipendente, nominata dall’Istituto Vendite Giudiziarie che la metterà all’asta per conto della banca creditrice della stessa Valleverde ridotta allo stremo delle forze in quanto deve ancora prendere due milioni di euro da Orizzonti 3000 che gestiva il Franzini senza aver mai pagato l’affitto.
SANITÀ, CONTINUA L’ODISSEA DELLA COOPERATIVA DON LUGANI: IL NAS A VILLA POGGIO DI TERUGGIA SCOPRE DUE MEDICI NON IN REGOLA

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