Alessandria (Henry Jekill) – Non se ne può più. Si continua a litigare sulla mini pista di pattinaggio messa davanti alla Posta Centrale in Piazza Libertà. Da una parte la sindaca Rita Rossa con la fida assessora al commercio Marica Barrera (che quella pista hanno voluto), dall’altra Ascom e Confesercenti rappresentate dall’aggressiva (quando è arrabbiata è ancora più carina) Manuela Ulandi presidente di Pro.Com e Confesercenti spalleggiata dal fido Luigi Boano presidente Ascom. Le prime dicono di aver deciso all’ultimo momento per fatti che esulano dalla loro volontà, i secondi sono insorti perché non sono stati avvertiti dall’Amministrazione e perché la pista, messa lì, danneggerebbe il commercio in centro, anche se si sono detti disponibili a spostarla di 40 metri a proprie spese. Probabilmente, sia da una parte che dall’altra, dietro le parole c’è qualcosa di pruriginoso della serie “io so che tu sai che io so“, che al cittadino comune che vive, lavora e, soprattutto, spende ad Alessandria non è dato conoscere. Tuttavia, a ben guardare, la vicenda ha generato due risultati positivi: due associazioni che da sempre sono come cane e gatto (Ascom e Confesercenti) spendono insieme un sacco di soldi per comprare paginate pubblicitarie di giornali locali per pubblicare il vibrante e comune appello alla cittadinanza contro sindaca e giunta; quindi la sindaca Rita Rossa, che sulla questione esce dalla logica del “purtroppo ho ereditato una situazione da quelli che c’erano prima”, rivendica il diritto, proprio di un sindaco, di decidere, anche a costo di sbagliare. A dirla tutta, però, sarebbe il caso di alzare lo sguardo almeno fino a Piazza Garibaldi per rendersi conto che, sotto i portici lato nord, come ogni anno, sono arrivate le bancarelle che si fermeranno fino all’Epifania. Ebbene, sul lato rivolto alla sede stradale, gli ambulanti hanno pensato bene di “arredare“ il retro dei loro banchetti con tende di recupero (quando va bene), teloni trasparenti o multicolori appesi tra una colonna e l’altra dei portici, e cellophane posticci, che trasformano il lato della piazza sabauda e l’ultimo scorcio di Corsa Roma, in un autentico caravanserraglio male in arnese (vedere foto) molto simile ad un campo profughi. A questo punto sarebbe meglio che, chi ha la responsabilità dell’organizzazione e del controllo di questa iniziativa, anziché litigare con la sindaca sulla pista di pattinaggio, provvedesse a riportare Piazza Garibaldi al decoro che merita.
LA PISTA DI PATTINAGGIO E IL “CAMPO PROFUGHI” DI PIAZZA GARIBALDI

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