Novi Ligure (AL) – La nuova proprietà turca ha reso noto a grandi linee il piano industriale della Pernigotti, storica azienda dolciaria piemontese nata nel 1860 a Novi e acquistata due anni fa, anche se è stato rinviato l’incontro coi sindacati. Da indiscrezioni pare che il management non abbia molta volga di discutere le linee guida della gestione, per cui quando si incontrerà coi sindacati non darà molto margine a trattative di sorte. O è così o non se ne fa niente. La dirigenza va avanti seguendo il piano di rilancio che prevede anche riduzione del personale come gli stagionali che sono stati lasciati a casa per i due terzi e probabilmente non serviranno nemmeno per la campagna di Pasqua che sta per cominciare. Stando alle dichiarazioni di Agnieszka Podkowinska responsabile del personale, “le decisioni aziendali sono molto trasparenti e c’è sempre la massima disponibilità a incontrare i sindacati”, ma pare che, per ora, il dialogo fra le parti sia ridotto al lumicino. È pur vero che l’attuale proprietà sta lavorando molto per promuovere i prodotti Pernigotti all’estero, come in questi giorni in cui alcuni responsabili sono impegnati a San Francisco. Anche per questo motivo l’incontro potrà slittare alla fine di gennaio. Di certo si sa che Pernigotti punta ad essere leader del cioccolato di altissima qualità per cui si produrrà in regime di continuità e non più di flessibilità come è avvenuto in passato con maggiore impiego della forza lavoro presente nello stabilimento.
LA PERNIGOTTI PUNTA SUL CIOCCOLARO D’ECCELLENZA

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