Milano (g.b.) – Come al solito la disinformazione in Italia regna sovrana. Per quanto riguarda la tragedia aerea di stamane sulle Alpi Francesi, naturalmente non è solo il Corriere della Sera che “dà i numeri” annunciando questioni tecniche; per esempio RAINEWS24, che si vanta di informare con autorevolezza sulle attività dell’Agenzia Spaziale Europea, ha ricordato più volte le quote raggiunte in volo dall’A320 precipitato sulle Alpi, passando con disinvoltura da 38.000 a 8.000 e poi 6.000 piedi (tutti numeri certamente letti su “agenzie”), dimostrando evidentemente che nessuno dei loro cronisti sa che un piede è circa un terzo di metro, e che nessun pilota si diverte a stare sopra i 12000 m, né a superare le Alpi stando a quote tra 2500 e 2000 m, che sono i valori che si ottengono facilmente dividendo per tre rispettivamente i “piedi” citati sopra. Ricordo svarioni analoghi delle reti RAI (ma anche dei giornali) in occasione di dati su miglia marine e terrestri (nettamente diverse fra loro) e peggio ancora su velocità in “nodi all’ora”: il “nodo” è di per sé unità di misura di velocità. Lettori e ascoltatori vengono del tutto diseducati, il che è più grave che se non ascoltassero del tutto la notizia. Di certo sembra resti purtroppo il fatto che sono morte 150 persone.
150 MORTI E QUANTI PIEDI?

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