Alessandria (Max Corradi) – Giovanni Barosini, presidente della Commissione Bilancio del Comune di Alessandria lancia un grido d’allarme sullo stato in cui versano le partecipate di Palazzo Rosso. “Se non sono già fallite, sono piene di debiti – dice – e così non si può andare avanti anche perché noi politici stiamo amministrando la città coi soldi dei cittadini”. In effetti la situazione generale è una caporetto con sei partecipate su 26 in liquidazione (23%) di cui tre fallite, mentre almeno cinque sono in difficoltà (Amag, Aral, Cissaca, Atm, Costruire Insieme). Per questo motivo Barosini, che è anche capogruppo Udc in consiglio comunale, vuole mettere a calendario una serie di riunioni di commissione in rapida successione che prevedano anche delle sessioni aperte alla cittadinanza e invitando in audizione – per i dovuti e doverosi approfondimenti – i relativi vertici aziendali delle stesse partecipate. “Voglio trasparenza – spiega al cronista – perché gli alessandrini devono sapere come sono gestite e in che stato sono ridotte le partecipate che, fino a prova contraria, sono di loro proprietà in quanto amministrate coi loro soldi”. Il presidente è certo che coinvolgendo la gente si troveranno le soluzioni per evitare che molte partecipate sprofondino in crisi irreversibili come è successo per Amiu. “Non si può sempre scegliere la soluzione del fallimento o della liquidazione, perché si rischia di mettere in mezzo a una strada i lavoratori e danneggiare pesantemente il tessuto sociale della nostra città” conclude Barosini.
BAROSINI: LA CRISI DI PALAZZO ROSSO SI SUPERA COL CONTRIBUTO DEI CITTADINI

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