Occimiano (AL) – Un’anziana non autosufficiente si è tolta la vita ieri sera verso le nove gettandosi dalla finestra al primo piano della sua stanzetta della casa di riposo comunale San Camillo. Ha fatto un salto di circa cinque metri, sufficienti, data l’età avanzata, a procurare lesioni tali da causare il decesso. La poveretta è morta durante il trasporto all’ospedale con l’autoambulanza. Sulla vicenda c’è il massimo riserbo anche se non sfugge il fatto che la struttura, non più tardi di sei mesi fa, era stata oggetto di un’ispezione da parte del dottor Giuseppe Pollarolo, presidente della commissione di vigilanza per le case di riposo dell’Asl Al, che aveva rilevato gravi anomalie nella gestione da parte della cooperativa sociale Polima, la stessa che gestiva fino a due anni fa l’Ipab Santa Croce di San Salvatore Monferrato, prossima alla chiusura dopo che è passata di mano ad Orizzonti 3000. Ma se Orizzonti 3000 ha sostituito Polima a San Salvatore, Polima ha sostituito Orizzonti 3000 a Occimiano. Insomma si scambiano le case di riposo come fossero figurine e a volte, come in questo caso, lo fanno senza rispettare la legge in quanto la San Camillo non aveva i requisiti per ospitare anziani non autosufficienti. E ci è scappato il morto.
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