Alessandria (Andrea Guenna) – Dalle recenti indagini sulle mazzette per le grandi opere (Firenze) e per la vicenda di Ischia emerge un dato su tutti: è finito il tempo delle bustarelle, oggi si usano le false consulenze ed è tutto fatturato. In sostanza la corruzione sugli appalti ha cambiato pelle ed è più difficile per gli inquirenti smascherare corrotti e corruttori. Lo ha detto venerdì chiaro e tondo Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionali della Cpl Concordia, il primo “pentito” disposto a raccontare ai magistrati come funziona quello che gli investigatori e il gip nelle ordinanze di custodia hanno definito un “sistema criminale”. La Cpl Concordia, al Sud come al Nord (anche qui da noi?), ha sviluppato la propria presenza aggiudicandosi numerosi appalti grazie ad una diffusa e capillare corruzione sotto forma di consulenze, spesso fittizie, e subappalti a ditte segnalate dagli amministratori pubblici che favoriscono l’aggiudicazione degli stessi. Simone ha fatto un esempio concreto ai pm Henry John Woodcock, Giuseppina Loreto e Celeste Carrano e, dopo aver accennato a quello che ha definito “un protocollo ben collaudato”, si è soffermato sull’appalto per la metanizzazione nell’isola di Procida. Funziona così: si interpella un politico amico o un amico vicino al politico che può influire sull’assegnazione di un determinato appalto allo scopo di ottenere le autorizzazioni necessarie dal Comune interessato. Quindi la ditta corruttrice riserva all’intermediario, o a chi per lui, una quota tra il 10 e il 20% di una società costituita ad hoc che avrà il subappalto. Tutto regolare, tutto fatturato, tutto dal notaio, tutto alla luce del sole. Inoltre Simone ha detto che spesso la coop Cpl Concordia ha creato “società di scopo” le cui quote aumentavano vertiginosamente quando l’appalto era assegnato e, come per incanto, subito dopo si sbloccavano anche i finanziamenti pubblici. Non solo partecipazioni in società di scopo ma anche consulenze fittizie: “L’epoca delle mazzette – ha detto ai pm – è finita. Oggi per addolcire i pubblici amministratori si usano le consulenze”. Secondo quanto si legge su “Il Fatto Quotidiano” l’interrogatorio è stato molto utile per le indagini. Woodcock ha chiesto: “Va bene, Simone, lei dice che oggi si usano le consulenze, le società di servizi e i subappalti ai familiari e amici degli amministratori locali, ma ci può fare un esempio”? E Simone: “Portatemi l’elenco degli appalti vinti da Cpl Concordia e l’elenco delle consulenze, dei subappalti e delle società create nei Comuni interessati e potrò essere d’aiuto”. Ed ecco che entriamo in ballo noi mandrogni perché potrebbe darsi – potrebbe – che salti fuori qualcuno che orbita intorno al cerchio magico della Provincia (politico, professionista, giornalista) che potrebbe – potrebbe – aver fatto da collettore fra Cpl Concordia e la Provincia di Alessandria che – ma guarda un po’ che combinazione – collabora con la coop modenese per la gestione degli impianti di riscaldamento di tutte le scuole, tutte a tutti i livelli, e per gli uffici, a tutti i livelli. E siamo solo all’inizio.
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