Novi Ligure (AL) – La Novese si incammina mestamente verso la decima sconfitta consecutiva. In trasferta in quel di Chieri le possibilità di vittoria dei Biancocelesti sono pari a quelle che ha il vostro cronista di diventare milionario. Senza allenatore, sono l’unica squadra di un certo livello a far sedere in panchina un tecnico non abilitato. La proprietà, vera o presunta, ha gli occhi per osservare una squadra che non rispetta le distanze e in cui i giocatori hanno lo stesso senso tattico di quando noi ragazzini giocavamo nel cortile? È un momento di gravissima crisi della Novese venduta frettolosamente a personaggi che, stando così le cose, l’hanno votata a sicura retrocessione. Alcune voci parlano dell’arrivo di un tecnico che almeno possa sedere a giusta ragione in panchina, ma pensiamo che sia troppo tardi, dopo aver cancellato una squadra che ha ottenuto i pochi punti che ha, rifatto un collettivo composto di ragazzini, senza giocatori d’esperienza tipo Troiano e compagni, certo con emolumenti elevati. Ma se gli attuali proprietari non erano in condizione di rinforzare la squadra (anzi l’hanno smantellata) e di pagare i debiti, cosa sono venuti a fare a Novi? Forse l’han fatto sperando che qualche imprenditore intervenisse a coprire, in parte, le spese? Bastava fare una telefonata alla vecchia proprietà per capire come la loro speranza fosse infondata. Ora il pronostico è senza speranza e non si possono sempre invocare i miracoli.
NAPOLINOVESE: NON SI POSSONO SEMPRE INVOCARE I MIRACOLI

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