Alessandria (Piero Evaristo Giacobone) – Continuando a scartabellare il bando di gara per il teleriscaldamento del Comune di Alessandria, dopo aver scoperto cifre sballate e poi corrette in modo per lo meno strano, indennità faraoniche e altre amenità di minore importanza, mi sono imbattuto in una proroga concessa e non motivata. È strano che in un bando pubblico di questa portata non si spieghi il motivo dello slittamento dei termini per la consegna delle buste di ben 19 giorni, dal 23 dicembre 2015 all’11 gennaio (cioè domani) 2016. Nel documento che comunica il differimento dei termini (vedere sotto) si legge testualmente: “Il direttore della direzione infrastrutture e protezione civile responsabile unico del procedimento comunica che a modifica di quanto previsto nel bando di gara relativo all’affidamento affidamento, in finanza di progetto (ex art. 153, comma 19, del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.) della concessione per la realizzazione e gestione del sistema di teleriscaldamento sul Territorio del Comune di Alessandria il termine per la ricezione delle offerte o delle domande di partecipazione è differito al giorno lunedì 11 gennaio 2016 alle ore 12,00. Fermo ed invariato il resto. Alessandria 15 dicembre 2015”.
Tuttavia al comma 10 dell’articolo 71 del Codice degli Appalti D.Lgs. 163-2006, si legge: “Se, per qualunque motivo, il capitolato d’oneri o i documenti e le informazioni complementari, sebbene richiesti in tempo utile da parte degli operatori economici, non sono stati forniti entro i termini di cui agli articoli 71 e 72, o se le offerte possono essere formulate solo a seguito di una visita dei luoghi o previa consultazione sul posto dei documenti allegati al capitolato d’oneri, i termini per la ricezione delle offerte sono prorogati in modo adeguato a consentire che tutti gli operatori economici interessati possano prendere conoscenza di tutte le informazioni necessarie alla preparazione delle offerte”.
E nel nostro caso non esistono i motivi di legge in quanto il capitolato è stato consegnato nei termini e la visita dei luoghi è stata effettuata, per cui la proroga è stata concessa senza motivo e senza essere stata richiesta da nessuno. Infatti la legge non consente a nessuno di prorogare senza motivo la data di presentazione delle offerte per cui, nella fattispecie, potremmo essere di fronte ad un caso di abuso d’ufficio.
Ma se da un lato arrivano proroghe non richieste e non giustificate, dall’altro siamo di fronte ad un progetto finale da circa 95 milioni istruito in modo molto generico, senza la descrizione dettagliata degli interventi richiesti e senza l’elenco esatto delle strutture. Sembra che si siano fatti dei conti spannometrici senza i dettagli necessari ai concorrenti per la valutazione dell’investimento. Insomma, per farla breve, qui ad Alessandria dopo aver costruito un ponte (quella schifezza del Ponte Meier) più alto di tre metri rispetto al ciglio della strada cui deve raccordarsi, è stato pubblicato un bando di gara poco chiaro, prorogato senza motivo, sbagliando i conti per quanto riguarda i costi degli oneri della sicurezza.
E due anni fa questa sindaca ha annullato inopinatamente una gara validissima, vinta da Amiu-Iren per la nettezza urbana, solo sulla base di un parere non vincolante e poi risultato sballato della Corte dei Conti, in assenza totale di ricorsi sulla validità della gara da parte dei partecipanti, facendo rimettere al Comune di Alessandria ben 15 milioni cash. Danno erariale?
Intanto io pago.
COMMEDIA TELERISCALDAMENTO: LA PROROGA FANTASMA

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