Alessandria (Claudio Zarri) – Tanto per non smentire la vocazione ambiental-ecologista patrimonio esclusivo delle sinistre, l’Amministrazione di Alessandria per la seconda volta ha bloccato lo scarsissimo traffico domenicale nel centro città, con risibili benefici sull’inquinamento che anche un demente avrebbe potuto prevedere. Non è tutto: già prima di Natale l’assessore Lombardi aveva lanciato il terrificante annuncio: centro città chiuso al traffico, che è una costante delle anime belle, politicamente e ecologicamente corrette. Le parole, si sa, non costano niente, ma si fa bella figura; così possiamo aspettarci qualche breve periodo (un mese? una settimana?) di controlli rigorosi, e poi chi si è visto si è visto, come da manuale. E pensare che per limitare l’inquinamento (che purtroppo, data la collocazione geografica di Alessandria, in certi periodi è inevitabile) basterebbe applicare le regole che già esistono, e cioè sanzionare il parcheggio selvaggio (a proposito: qualcuno fra quelli che contano si è accorto che le auto degli avventori dei bar di piazza della Libertà sono sempre parcheggiate impunemente in seconda e terza fila a ridosso dei dehors?). E poi: vietare l’attraversamento del centro per chi entra e esce dalla città e – soprattutto – ripristinare la circolazione davanti al nostro disastrato Municipio, dal momento che il blocco demenziale in quel tratto ha coinvolto il traffico nelle strette strade circostanti, rallentandolo in modo insostenibile con pesantissime ripercussioni sull’aria della zona. E poi ancora: dare segnali in modo coerente di voler davvero migliorare la qualità della vita dei cittadini: e se un segnale è quello di aver collocato un posteggio auto (a pagamento, s’intende) nel viale dei giardini della stazione, stiamo davvero freschi. Il centro di Alessandria non è evidentemente nato per il traffico delle auto, ma con meno interventi inutili, meno proclami e un po’ di buon senso si risolverebbero tanti problemi. Buon senso e controlli da chi riceve lo stipendio per controllare le nostre strade che è invece da tempo sparito dalla circolazione. Salvo poi spuntare di nuovo in campagna elettorale.
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