A margine della partita di Coppa persa a Piacenza, Gregucci, con tono un po’ ieratico, ha comunicato di aver avuto dalla partita appena conclusa “le indicazioni che mi aspettavo”. Libera traduzione di Cichi: “Facevo bene ad avere dubbi su certi miei giocatori perché hanno fatto vedere poco persino contro le riserve di Bianchi e Gambaretti”. Poi è arrivata la vittoria contro l’Albinoleffe, squadra allenata da un sedicente tifoso dei Grigi (avete notato quanti nuovi tifosi ultimamente abbiamo in giro per l’Italia? La maggior parte sono ex giocatori grigi, aspiranti allenatori, allenatori ed ex allenatori… quando si parla di combinazioni, eh?). Ma, si sa, al cuor non si comanda. Rispetto alla vittoria casalinga in extremis colta dai Grigi all’andata contro i Rossoblù, sono cambiate molte cose. E se nel frattempo l’organico mandrogno è cambiato poco, i bergamaschi hanno invece virato rispetto al settembre scorso, lasciando perdere i tanti ragazzini che ci avevano dato filo da torcere al Mocca per sostituirli con giocatori collaudati. Così l’entusiasmo e la sfrontatezza della gioventù sono stati messi in soffitta per far posto all’illusione di una squadra finta che gioca un calcio finto. E se con Sassarini in panca avevano giocato al Mocca per larghi tratti della partita nella nostra metà campo, a Bergamo domenica scorsa, con Sesia mister, non appena hanno provato ad alzare il baricentro di cinque metri hanno preso tre gol. Ricordo perfettamente la prestazione mandrogna dell’andata: pessima. Quella del ritorno, se si esclude la fase “dalla cintola in su“, non tanto meglio, col primo tempo che sembrava più un’esibizione di metà settimana che non la sfida della vita. Poi sono arrivati tre gol in un quarto d’ora e, mi pare, si siano un po’ tutti abbarbicati a questi episodi per uscire da un’apnea durata una quindicina di giorni. Così di nuovo tutti a parlare, a straparlare, a spiegare, a gigioneggiare, a far capolino da dietro le quinte; tutti in attesa di un ipotetico “miracolo Pavia” a Cittadella, miracolo che avrebbe potuto riaprire i giochi per la vittoria del Girone. Peccato che, ad oggi, i giochi sono tutt’altro che chiusi, sia per la testa della classifica che per i playoff, ma i punti dobbiamo farli noi e non aspettare che ce li regalino gli altri. Poi una clamorosa novità: Penna Esilarante ha scritto che i social, domenica scorsa alla fine del primo tempo dalla partita giocata a Bergamo, avevano criticato l’atteggiamento e la prestazione dei Grigi. Penna Scadente, ma cosa ti metti a fare, adesso? Vai a sbirciare su Fb per prendere direttive sulle cose che devi scrivere? Non ti basta vedere la partita allo stadio per capire cosa succede? O magari tenti di sapere in anteprima dove va il cuore del popolo grigio per assecondarlo fino in fondo, visto che ultimamente hai preso più granchi tu che Forrest Gump nell’omonimo film? Un’altra novità tutt’altro che lieta arriva dalla Nord dove qualche buontempone con le idee un po’ annebbiate ha pensato bene di lanciare un coro contro i tifosi “occasionali“, urlando, in sostanza, dove fossero “i ventimila” che hanno invaso l’Olimpico di Torino. Sarà mica che qualche tifoso eccellente ami la solitudine allo stadio così non rischia di perdere la propria leadership guadagnata con tanta fatica? Per alcuni quindi è meglio giocare a Trino o a Livorno Ferraris che non misurarsi con il calcio vero? De gustibus disputandum non est, è vero, ma fino a un certo punto.
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