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PRIMO PIANO

Assessora Fava, 4,2 milioni per un parco a Casale sono sempre troppi

21 Settembre 2016 admin_AG PRIMO PIANO 357

Assessora Fava, 4,2 milioni per un parco a Casale sono sempre troppi

Alessandria (Red) – Ci arriva da Casale una richiesta di rettifica in merito all’articolo sul parco Eternot (http://www.alessandriaoggi.info/sito/2016/09/09/il-parco-eternot-e-costato-42-milioni-di-euro-il-professor-mutti-con-quei-soldi-avremmo-fatto-notevoli-passi-avanti-per-la-lotta-al-mesotelioma/), che consideriamo uno spreco perché quei 4,2 milioni spesi per farlo, secondo noi, e non solo noi, avrebbero potuto e dovuto essere utilizzati nella ricerca contro il mesotelioma. Sotto, pubblichiamo doverosamente anche la rettifica che ci ha scritto l’assessora alla Tutela dell’Ambiente Cristina Fava (nella foto).
Abbiamo girato volentieri la richiesta di rettifica al comitato spontaneo dei casalesi che criticano la realizzazione del parco Eternot e, alla fine, lasciamo la risposta a loro.

Ecco la richiesta di rettifica dell’assessora Fava.
L’articolo apparso su Alessandria Oggi contiene numerose inesattezze che, nell’interesse dei cittadini e per onor del vero, necessitano di essere smentite. Si richiede pertanto la rettifica in tempi brevi.
Innanzitutto, voglio ricordare che il costo complessivo del Parco Eternot (che non si trova, come si legge, “in campagna”, ma nel quartiere Ronzone, non lontano dal centro storico cittadino) comprende le opere di bonifica effettuate negli anni (interventi effettuati nel 2012 sulla strada alzaia e nel 2015 per ulteriori prescrizioni ASL), la realizzazione del muro perimetrale di contenimento e altre opere strutturali: il Parco, infatti, non è un banale prato, bensì un vero e proprio giardino pensile realizzato su un’area industriale bonificata, e ne costituisce il vero e proprio recupero ambientale.
Il progetto, inoltre, ha previsto sin dall’origine non solo la bonifica dello stabilimento, ma anche la sua demolizione e la trasformazione dell’intera area che è passata, nell’ambito del Piano Regolatore Comunale, da area produttiva ad area verde (deliberazione consiliare n.48 del 6/7/95): un progetto, quindi, portato avanti da ben quattro amministrazioni comunali diverse (Sindaci Coppo, Mascarino, Demezzi e Palazzetti).
Un’altra  invenzione è che – riporto – “il progetto fu effettuato dal designer Elio Carmi”: un’invenzione che offende il lavoro fatto negli anni dai funzionari comunali che hanno invece realmente redatto il progetto. La Giunta Mascarino, infatti,  stabilì che il progetto redatto dall’Ufficio Ecologia (che ha svolto un lavoro eccellente), già vincitore del bando regionale a livello preliminare nel 2006, e guidato dalla consultazione popolare realizzata nel 2008, doveva essere sviluppato – come è stato fatto – dai dipendenti comunali anche per le fasi definitiva ed esecutiva.
Il progetto, ricordo,  è stato realizzato nel 2008 e consegnato alla Regione Piemonte che ha apprezzato la bontà dell’idea e confermato il finanziamento.
Il nome del Parco, si ricorderà, fu creato nell’ambito della candidatura per il contratto di quartiere ed ha un significato ben preciso e chiaro, mai variato dagli anni ’90.
Infine, un ulteriore chiarimento sui costi: si citano 6.500 euro di addobbi floreali, ma si tratta non certo di addobbi temporanei, bensì della fornitura e posa di piante di rosa che abbelliscono quest’area verde così come altre presenti in città.
Si legge poi “ 400.000 euro per piazzare una ventina di panchine”, un dato totalmente fuorviante (fortunatamente le panchine non costano così tanto…), infatti la voce comprende la realizzazione delle tettoie con relativi basamenti, le attrezzature ludiche per i bambini, la pavimentazione antitrauma (472 mq) e tutte le opere strutturali di pavimentazione a partire dagli scavi.
Restiamo comunque, come sempre, a disposizione per fornire i dati corretti, onde evitare che vengano pubblicate inesattezze che rischiano di confondere i lettori.
L’Assessore alla Tutela dell’Ambiente
Cristina Fava

Ecco cosa risponde il comitato spontaneo casalese.
Ringraziamo l’Assessore Fava per il suo intervento nella discussione in merito ai costi del c.d. “Parco Eternot”, però ci saremmo attesi, da un rappresentante della giunta comunale quale ella è, un contributo tecnico, con indicazione di dati e cifre che i cittadini vorrebbero conoscere. Invece, purtroppo, l’Assessore si limita a ripercorrere alcune fasi della storia del progetto e alcune caratteristiche dello stesso, ripetendo cose che nel corso del nostro incontro del 9 settembre con i giornalisti erano già state ampiamente dette e che non sminuiscono lo stupore che tutti proviamo di fronte a certe voci di spesa che contribuiscono a formare il costo totale dell’opera.
A nostro sommesso avviso, sarebbe stato più utile se – volendo davvero fare chiarezza sui conti – l’Assessore avesse reso noto, ad esempio, che i sei membri della Commissione parlamentare che ha presenziato all’inaugurazione del Parco sono stati ospitati in hotel 4 stelle a spese dei contribuenti casalesi, che il pranzo delle c.d. “autorità” è costato ai contribuenti casalesi 1.000 Euro (cioè lo stipendio mensile con cui un operaio mantiene una famiglia), che il “service audio” (compresa SIAE) per l’inaugurazione è costato quasi 3mila Euro, e così via
Osserviamo inoltre che non aiuta a fare chiarezza (anzi ci sembra fonte di confusione!) parlare, come l’Assessore fa, di “bonifica dello stabilimento” mentre si parla di “costi del Parco”, posto che si tratta di due opere ben distinte, sia dal punto di vista realizzativo che dal punto di vista contabile. Così come appare equivoco il discorso dell’Assessore quando inserisce in un’unica elencazione opere di bonifica, muro perimetrale del Parco e non meglio precisate “altre opere strutturali”, inducendo il lettore a pensare che anche queste ultime realizzazioni rispondano ad esigenze di bonifica, il che non è.
Ci ha fatto invece molto piacere, dopo la pubblicazione dei dati del costo dell’opera sui giornali, venire contattati da tanti cittadini, e anche da qualche “addetto ai lavori” di alcuni settori dell’amministrazione pubblica, che ci hanno segnalato una serie di “anomalie e stranezze” nell’uso del denaro pubblico, su cui stiamo cercando di documentarci. Saremo lieti, nei prossimi giorni, di rendere note queste ulteriori informazioni all’Assessore Fava, sperando di ricevere da lei apporti più costruttivi di quelli contenuti nel comunicato stampa.

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1 Comment

  1. Assessora Fava, 4,2 milioni per un parco a Casale sono sempre troppi - Rete Web Italia .NET
    21 Settembre 2016 at 14:25

    […] Assessora Fava, 4,2 milioni per un parco a Casale sono sempre troppi […]

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