di Giusto Buroni – Uno degli “sconfitti” nelle elezioni americane è il Sondaggio: da quando si usa, del resto, esso si è rivelato un fallimento, eccetto nei Paesi a regime totalitario. Forse per la prima volta il Corriere della Sera (pag.10) lo ha associato ai “Modelli Matematici”, che sono sempre più alla portata di sprovveduti sedicenti scienziati. Grazie a loro (i Modelli elaborati da dilettanti) si sono commessi errori previsionali di portata mondiale (il più vecchio che ricordo riguarda la guerra nel Vietnam, il più recente i terremoti in Italia), ma si continua a utilizzarli, nonostante le nefaste conseguenze quotidiane sulla Finanza, comprese quelle stesse del “dopo-elezioni” odierno. Propongo di abolire questa pratica, e soprattutto nelle questioni climatiche, dove da quasi mezzo secolo (anni ’70) spadroneggiano incoscienti profeti della catastrofe; oppure di rilasciare speciali brevetti (dottorati) e autorizzazioni a chi è incaricato di queste delicate ricerche.
Aboliamo i sondaggi perché non funzionano
