Vercelli (Roberto Maggio – Il Secolo XIX) – Bandi pubblici realizzati “su misura”, come abiti da sera. Più di dieci persone sono indagate dalla procura di Vercelli per aver favorito la Punto Service di Caresanablot (Vercelli) nell’aggiudicazione di gare d’appalto per la gestione di residenze sanitarie e case di riposo. Il blitz della Guardia diFinanza è scattato all’alba di ieri: le Fiamme Gialle vercellesi, tra Piemonte e Liguria, hanno portato a termine 22 perquisizioni e sequestri di documenti nei confronti di enti pubblici, funzionari e dirigenti di aziende private che avrebbero aiutato la cooperativa di Vercelli in cambio di tornaconto di varia natura.
Le città interessate dai controlli sono state Vercelli, Alessandria, Valenza, Casale, Torino, Asti, Genova, Cossato e Savona. Le ipotesi di accusa vanno, a vario titolo, dall’induzione indebita alla turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente. Gli interessati, sempre a vario titolo, sono anche indagati per abuso d’ufficio, traffico di influenza illecita, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. Tra questi c’è il presidente della Punto Service, Massimo Secondo, patron della Pro Vercelli (nella foto).
La Finanza ha avuto la delega della procura per le indagini a fine 2015, ma è nella seconda metà dell’anno scorso che l’inchiesta ha preso corpo. Le persone sotto indagine avrebbero pilotato le gare d’appalto per la gestione delle strutture sanitarie e delle case di riposo, redigendo bandi di gara calibrati sulla ditta che poi sarebbe risultata vincitrice. Massimo Secondo è stato raggiunto dalla notizia ieri mattina: “Sono sereno”, sono le uniche parole che ha voluto dire.
Si tratta di venti gare d’appalto finite sotto la lente d’ingrandimento del pm Davide Pretti. La Finanza ha fatto irruzione sia in uffici comunali che nelle abitazioni degli amministratori sotto inchiesta. Secondo l’accusa, le gare per l’affidamento dei servizi di gestione delle residenze erano costruite in modo che il capitolato fosse “aderente” alle qualità tecniche della società vincitrice.
Le indagini dovranno anche stabilire se ci sia stato – e di che natura – un tornaconto per gli indagati. A quanto sembra si tratterebbe di materiale per case di riposo. Al vaglio degli investigatori, ora, c’è una grande quantità di documenti costituita da contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il pm dovrà accertare se è stato rispettato il principio di trasparenza e correttezza delle gare d’appalto e delle regole della concorrenza nelle procedure.
Punto Service: appalti truccati anche ad Alessandria, Casale e Valenza
