Alessandria (Andrea Guenna) – Io ero stato iniziato nella Gran Loggia d’Italia nell’aprile del 1984 e poi, quando la mia Loggia Pitagora è confluita insieme alla Loggia Marengo nel Grande Oriente d’Italia, ho partecipato, credo nel 1987, ospite della Loggia Santorre di Santarosa del Goi, ad una tornata comune. Lui era seduto al mio fianco, apparteneva ed appartiene alla Loggia Marengo (io sono andato nella GLRI), e ricordo perfettamente che in quell’occasione s’è esibito in una piacevole dissertazione su Mozart e la sua opera iniziatica per antonomasia “Il Flauto Magico”. Lui era Giovanni Guanti, allora poco più che trentenne, attuale docente di Storia della Musica all’Università “Roma Tre” alla facoltà di Lettere e Filosofia, che è stato “beccato” da quei cattivoni de Le Iene mentre regalava 18 agli studenti che ne facevano richiesta pur senza rispondere a nessuna domanda. Quando il giornalista de Le Iene, Dino Giarrusso, gli ha chiesto spiegazioni, il fratello Guanti ha risposto: “Il vero lavativo deve cuocere nel suo brodo, ci pensa già la vita a dare tante sberle, perché mi ci devo mettere anch’io, quindi è facile far della beneficenza che non costa nulla senza far la parte del destino infame. I colleghi – ha spiegato il fratello del Grande Oriente d’Italia Giovanni Guanti della Loggia Marengo di Alessandria – fanno ritornare tre, quattro, cinque, sei volte la stessa persona che poi alla fine prende 18 lo stesso, io ho accelerato i tempi di smaltimento”. E noi paghiamo il suo stipendio.
(cliccare per guardare l’intervista http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/giarrusso-l’esame-barzelletta_694730.html).
Così dopo il fratello Antonello Zaccone (Mago Zac per gli amici), anche lui della Marengo, che quando era ragioniere capo del sindaco Fabbio s’è dimenticato di chiedere alla Regione Piemonte la compensazione verticale per il 2010 causando lo sforamento del patto di stabilità di Palazzo Rosso, dopo l’avvocato Giampiero Mazzone che facendo la campagna elettorale per Rita Rossa insieme alla “Gallina coccodè” ed all’amico comune Bianchi (quel simpaticone), ci ha regalato un disastro vivente come sindaca, ora dobbiamo assistere ai regali universitari di Guanti.
Ma fateci il piacere.