Asti (da La Stampa – Fausto Lavinia) – “Cose del genere non capitano neanche nel Gabon”: Massimo Cerruti (nella foto), candidato sindaco dei Cinquestelle, lunedì mattina l’aveva buttata lì quasi come una provocazione. Il lungo scrutinio iniziato domenica alle 23 e conclusosi solo verso le 13 di lunedì, lo aveva appena estromesso dal ballottaggio per tredici voti a favore della candidata del Pd, la consigliera regionale Angela Motta. Come vadano le elezioni in Gabon non sappiamo: ad Asti dopo 48 ore dalla chiusura dei seggi non si sa ancora chi dovrà sfidare al ballottaggio del 25 giugno Maurizio Rasero, candidato del centrodestra, netto vincitore del primo turno con il 47,6%. Stamattina, probabilmente, la Commissione elettorale del Tribunale terminerà la verifica iniziata ieri e proseguita per tutta la giornata in un’altalena di colpi di scena. Ieri sera Angela Motta era tornata in vantaggio per una manciata di voti dopo che la prima verifica, chiusasi nella mattinata, aveva ufficialmente decretato il sorpasso di Cerruti a cui erano stati accreditati altri 63 voti “pescati” tra le pieghe dei verbali, ma non conteggiati. La questione pare stia tutta in una serie di “errori materiali” nella compilazione dei verbali. Cifre scritte erroneamente nella casella sbagliata, numeri non riportati correttamente. Piccole cifre, che messe insieme hanno ribaltato il risultato iniziale. Ad Asti il primo turno si era chiuso con Rasero (ex Forza Italia, ora indipendente, appoggiato da dieci liste) che aveva sfiorato l’elezione diretta arrivando ad un soffio dal 50%, il crollo del centrosinistra precipitato al 15% (pur con la scusante di altri due candidati d’area che hanno sottratto voti) dopo che cinque anni fa aveva vinto le elezioni (ma il sindaco uscente Fabrizio Brignolo non si è più candidato) e i Cinquestelle che hanno raddoppiato i consensi del 2012, ma avevano mancato il ballottaggio, obiettivo dichiarato della campagna elettorale. In lizza altri cinque candidati, espressione di liste civiche. Angela Motta ieri sera allargava le braccia: “Che devo dire? Aspettiamo”. Dopo la tensione della notte degli scrutini, con il risultato sempre in bilico, lunedì pomeriggio aveva trovato il sorriso: “Ripartiamo con entusiasmo, non tutto è perduto” dice- va guardando all’imminente ballottaggio. Anche se, quasi presagendo, aveva messo le mani avanti: “Prima aspetto però la conferma ufficiale dei dati”. Ieri verso mezzogiorno la doccia fredda mentre Massimo Cerruti, ingegnere, dipendente della Provincia, che aveva seguito con il deputato Paolo Romano i lavori della Commissione elettorale del Tribunale esultava: “Troppi errori, in buona fede certo, lo avevamo detto, ma eravamo stati penalizzati”. La commissione ufficializza il nuovo risultato. Nel pomeriggio il colpo di scena: la stessa Commissione rivendendo un verbale nota un’anomalia non registrata in mattinata. Riparte la verifica, mentre in tribunale arrivano gli esponenti di tutte le liste. Alle 18 all’appello manca ancora il verbale di una sezione. La presidente della Commissione Maria Teresa Francioso decide però di sospendere la seduta e di aggiornarla a stamattina. Con una (quasi) certezza: comunque andrà a finire, il perdente chiederà al Tar il riconteggio delle schede.
Caos ad Asti: non si sa ancora chi sfiderà Maurizio Rasero al ballottaggio, si prevedono ricorsi al Tar
