Alessandria (Red) – “Nel mio seggio mi sono dato il voto, e mia moglie ha votato per me, ma, alla fine, in quel seggio non ho preso neppure una preferenza”. Questo l’amaro sfogo di un candidato alle amministrative dell’11 giugno. “La mia è una famiglia di meridionali e a votare eravamo in 35 ma alla fine i voti erano molti meno”, ci ha detto una giovane candidata. Qualcuno ha controllato i voti, sezione per sezione, ed ha scoperto che quelli promessi non c’erano. “Un mio carissimo amico, fraterno direi, si è inginocchiato giurandomi di avermi votato, ma dal conteggio la sua preferenza non risultava da nessuna parte”. A Palazzo Rosso sono arrivate decine di telefonate di candidati inferociti che hanno denunciato la scomparsa di molti voti. “Ho speso mille euro per questa campagna elettorale ma su cento preferenze sicure me ne sono arrivare la metà, qualcosa non funziona”. In questo momento la commissione elettorale centrale sta controllando tutti i verbali per verificare se i conteggi sono giusti, ma si saprà qualcosa solo in serata. Quello che è un atto di ordinaria amministrazione sta diventando una vera e propria ispezione a causa delle numerosissime segnalazioni. Da qui ad un ricorso al Tar il passo potrebbe essere breve, per cui si impone una verifica molto accurata dei documenti provenienti dalla 93 sezioni.
Intanto noi siamo in grado di pubblicare la classifica dei candidati in base alle preferenze assegnate. Dopo i conteggi potrà cambiare, ma per ora questa abbiamo.