Acqui Terme – Ieri i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di interdizione dall’attività di infermiere professionale a un infermiere di 45 anni residente a Carpeneto che lavorava all’ospedale di Acqui Terme. Gli uomini della Benemerita erano stati informati alcuni mesi fa dal personale ospedaliero in merito a diversi furti avvenuti in danno di pazienti, spesso anziani, durante brevi ricoveri o degenze presso il pronto soccorso e quasi sempre in orario notturno. Scattavano le indagini con testimonianze, ricostruzioni dei fatti e impiego di impianti di videosorveglianza, per cui è stato possibile restringere il campo e individuare l’infermiere notato più volte vicino alle stanze dei pazienti proprio in concomitanza agli orari dei furti. L’uomo peraltro svolgeva le proprie funzioni in altri reparti del nosocomio acquese e risultava sospetto il fatto che molte volte si trovasse al pronto soccorso o in rianimazione.
La svolta nel mese di maggio, quando veniva stato notato da personale medico uscire dalla stanza di un’anziana signora di 87 anni ricoverata in ospedale. L’infermiera, che poco dopo entrava per verificare le condizioni della donna, si rendeva conto che qualcosa non andava, in quanto la stessa sembrava stordita e confusa. Alcune immediate analisi permettevano di trovare, nel sangue della signora, tracce di benzodiazepina, medicinale assolutamente non inserito nella terapia né assunto in altro modo. La donna, immediatamente sottoposta a medicinali di contrasto, riusciva a riprendersi e a riferire agli inquirenti di aver notato l’uomo entrare nella stanza, farle assumere un medicinale e poi iniziare a rovistare nei cassetti. Scattavano le perquisizioni nella casa e nello spogliatoio in uso al sospettato, che consentivano di trovare molte fiale e pasticche di sostanze dopanti oltre ad attrezzature ospedaliere, kit di pronto soccorso e blocchetti di ricette mediche ancora in bianco, tutto posto sotto sequestro in quanto evidentemente frutto di furti avvenuti in ospedale. L’uomo, messo alle strette, confessava di aver commesso la tentata rapina ai danni dell’anziana signora, nonché altri quattro furti ai danni di altri pazienti avvenuti tra il dicembre 2016 e il maggio 2017 che consistono in una collanina d’oro, una catenina con crocifisso in oro e 320 euro in contanti. Mentre l’Asl lo ha sospeso dal servizio, gli uomini della Benemerita lo hanno deferito per tentata rapina, furti aggravati e detenzione di sostanze dopanti, e richiesto all’autorità giudiziaria un provvedimento di custodia cautelare, ma il giudice ha ritenuto sufficiente un provvedimento di interdizione per 12 mesi dall’attività di infermiere, che impedirà al reo confesso di svolgere le sue funzioni sia in nosocomi pubblici che privati.
Dopava i malati e poi li derubava: denunciato infermiere
