Novi Ligure – È un marocchino di 20 anni il giovane extracomunitario che ieri pomeriggio poco dopo le tre ha accoltellato Riccardo Giotta, 23 anni di Novi (leggi http://www.alessandriaoggi.info/sito/2018/01/24/novi-ormai-invivibile-uomo-accoltellato-in-centro-in-pieno-giorno/). Ad incastrarlo sono state le riprese della telecamera di sorveglianza (fotogramma sopra) posta in Piazzale Indipendenza. Nella sequenza filmata si vede chiaramente il cane del Giotta che, in difesa del suo padrone, abbaia contro il marocchino intento ad allontanarsi dal luogo dove c’è stata la lite, per tornare poco dopo impugnando un coltello col quale ha inferto un fendente al costato del giovane novese.
Si tratta di J.I., senza fissa dimora, noto alle forze dell’ordine, che i carabinieri hanno fermato nel tardo pomeriggio di ieri e, dopo un lungo interrogatorio, hanno tratto in arresto per tentato omicidio. Attualmente si trova in carcere ad Alessandria in attesa della convalida del fermo. Era già stato denunciato per possesso di droga e arrestato ad aprile perché aveva aggredito un carabiniere, ma il giudice lo aveva lasciato libero.
L’alterco di ieri ha avuto luogo davanti al Bar Principe, nelle vicinanze di Piazzale Indipendenza, a causa del cane. Dopo un lungo silenzio, dovuto alle precarie condizioni fisiche per la grave ferita riportata, Ricardo Giotta ha svelato i motivi della violenta lite: “Gli ha dato un calcio (al cane; n.d.r.) perché gli si è avvicinato, e poco dopo, mi ha aggredito”. Oltre alle immagini dell’impianto di videosorveglianza, gli inquirenti si sono avvalsi delle testimonianze di alcuni novesi, tutte concordanti, per cui è stato possibile determinare l’esatta dinamica dei fatti.
Come si vede nel fotogramma il cane della vittima, in difesa del padrone dopo la lite, abbaiando e ringhiando, sta tallonando il marocchino che per allontanarlo gli avrebbe sferrato un calcio per poi andarsene e tornare in zona, stavolta in Vicolo Giara dietro il Bar Principe, ad accoltellare il Giotta che è tuttora ricoverato all’ospedale di Novi in prognosi riservata pur essendo fuori pericolo. Dopo l’accoltellamento il feritore si dava alla fuga e si nascondeva a casa d’un connazionale poco distante dal luogo dell’aggressione. Si cambiava d’abito e nascondeva i suoi vestiti in uno zaino che gli uomini della Benemerita hanno trovato nel corso d’una perlustrazione, mentre si sta cercando ancora il coltello che ha una lama di 6-8 centimetri.
Preso l’aggressore di Riccardo Giotta: è un marocchino di 20 anni
