Torino – “Non siamo dei maghi e neppure degli indovini, eppure prima ancora che la Commissione si istituisse già potevamo azzeccare i nomi dei vincitori. Considerato che la sfera magica non mi è stata ancora consegnata, chiederò all’assessore Saitta comunicazioni in Consiglio Regionale di quanto accaduto e come sia potuto accadere che già fosse possibile anticipare chi il direttore dell’Asl Città di Torino avrebbe nominato a direttore delle nove strutture complesse messe a bando”, questo ha dichiarato il capogruppo del Movimento Nazionale per la Sovranità in Regione Piemonte Gian Luca Vignale in riferimento al bando di selezione interna per la nomina dei direttori delle strutture complesse Pta (Presidi territoriali di assistenza) così come individuate dall’atto aziendale dell’Asl Città di Torino, aperto il 15 novembre 2017, che si è concluso ieri con la pubblicazione delle delibere di nomina sull’Albo Pretorio dell’Asl Città di Torino. “È stata la normativa – ha spiegato Vignale – a imporre l’indizione di un bando. Ma è evidente che se i nomi erano tutti individuabili, più che di un bando rischia di apparire come una selezione già annunciata. Non mettiamo in discussione le qualifiche né le competenze delle persone nominate, ma delle due l’una: o loro sono indiscutibilmente e universalmente riconosciuti come i migliori in tutta l’Asl oppure doti divinatorie hanno consentito di indovinare tutti i vincitori. Per questo motivo – ha concluso Vignale – chiederemo all’assessore Saitta di motivare l’accaduto. Sulla nomina di figure apicali come i direttori delle strutture complesse è necessaria la massima trasparenza anche per la tutela dei piemontesi”.