Acqui Terme – È stato identificato il primo incivile grazie alle video-trappole installate nella città di Acqui Terme. Pare infatti che la città termale, in apparenza così curata, pulita e ordinata, sia in alcuni casi un ricettacolo di spazzatura nascosta. Insomma qualche acquese ha la pessima abitudine di “nascondere lo sporco sotto il tappeto”. Infatti c’è chi non fa una giusta raccolta di immondizia e butta i rifiuti dove capita. In determinate aree del territorio comunale, con una certa periodicità, capita di trovare abbandonati rifiuti da parte di ignoti, il cui comportamento contribuisce a dare un’immagine poco decorosa della città. Tale fenomeno, in certi casi, ha dato origine a delle mini discariche che, oltre ad avere ripercussioni negative su ambiente e igiene pubblica, potrebbero arrecare danni alla salute delle persone, come nel caso di abbandono di amianto e di altri rifiuti speciali. Senza contare i costi sostenuti per ripristinare i luoghi, che ricadono sull’intera collettività. Per questo motivo l’assessore all’ambiente Maurizio Giannetto ha disposto interventi di prevenzione su tutta l’area comunale, attraverso maggiori controlli da effettuare anche ricorrendo alla tecnologia moderna. A questo proposito sono state nascoste delle “video-trappole” in punti delicati del territorio che saranno spostate nel tempo per meglio monitorare le aree a rischio.
Le telecamere hanno consentito di immortalare il primo sporcaccione mentre abbandona alcuni copertoni di auto (nella foto), un rifiuto speciale, in zona Moirano alle ore 07:39 di stamane. Il tizio è stato individuato e sarà punito secondo le attuali sanzioni amministrative che prevedono, per ora, 50 euro di multa, anche se la giunta comunale oggi valuterà di aumentarle fino a 500 euro. Le immagini, pubblicate con le limitazioni imposte dalla normativa vigente (volti e targhe delle auto oscurati), saranno diffuse sul web del Comune di Acqui Terme allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza alla cura del proprio territorio.
“Ogni giorno Acqui Terme – ha detto il sindaco Lorenzo Lucchini – deve affrontare i comportamenti incivili di qualche acquese. Sono in mezzo a noi e sono persone che non rispettano le regole civili, gente troppo pigra per portare un rifiuto nei siti appositi non distanti dalle proprie residenze. Abbiamo predisposto, oltre alla raccolta normale dei rifiuti, un’isola ecologica e un numero verde per i materiali ingombranti. Non credo – ha spiegato ancora il sindaco – che sia accettabile oggigiorno giustificare e sopportare questi comportamenti. Ogni rifiuto abbandonato danneggia l’immagine e il decoro di questa città che vive di turismo. Stiamo intensificando i controlli e oggi valuteremo di inasprire le sanzioni per chi intende farci vivere in una discarica a cielo aperto. L’incivile – ha concluso Lucchini – è chi vuole rendere la città una discarica, chi fa aumentare i costi della pulizia, chi rende inutile qualsiasi operazione di sensibilizzazione alla raccolta differenziata, chi danneggia il lavoro dei nostri operatori Econet. I cittadini mi hanno chiesto di provvedere e lo stiamo facendo. A conclusione della mia Amministrazione voglio registrare un importante cambio di rotta per quanto riguarda il settore dei rifiuti: un mutamento radicale che andrà dalla raccolta differenziata porta a porta a una maggiore sensibilizzazione sul tema dei rifiuti”.
Anche l’assessore all’ambiente Maurizio Giannetto è intervenuto in proposito. “Ci hanno segnalato molte zone di degrado – ci ha detto – e ci spiace molto constatare questa situazione che è sotto gli occhi di tutti. Con l’inasprimento delle sanzioni, chi sarà colto in flagrante pagherà tutti i costi eccessivi di smaltimento che in questi anni la comunità acquese ha dovuto subire. Nel caso dei rifiuti speciali, invece, scatterà anche il penale. Più videocamere, più ispettori dell’Econet e più controllo da parte delle forze dell’ordine dovrebbero garantirci una città più civile e decorosa. Grazie a tutti i cittadini virtuosi che vorranno collaborare per raggiungere questo ambizioso risultato”.