Capriata d’Orba – Sono stati denunciati dai carabinieri i responsabili di un’agenzia investigativa (un uomo e una donna), la Italia Investigazioni S.r.l.s., basata a Milano in Viale Piave 15 ma con filiale nel novese, che avrebbe reclutato personale addetto alla sicurezza da destinare in luoghi pubblici o aperti al pubblico, quali discoteche, esercizi e imprese commerciali, supermercati, aziende agricole, associazioni sportive, pro loco, del novese, dell’ovadese, e di tutta la provincia di Alessandria, dove si svolgevano feste, sagre, manifestazioni di vario genere e altre attività commerciali e di vendita, senza avere, secondo gli inquirenti, l’autorizzazione della prefettura e non essendo neppure in regola con le norme di inquadramento lavorativo. Il personale dell’agenzia, 23 persone in tutto, era adibito alla selezione in entrata dei clienti (discoteche), al controllo dei servizi igienici che tenevano bonificati da droghe o altre sostanze nocive, alla sicurezza tout court.
Le indagini dei carabinieri, condotte in collaborazione coi militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Alessandria e la direzione Ispettorato, hanno portato alla scoperta dell’agenzia, facendo scattare maxi sanzioni. Oltre alla denuncia dei due responsabili, sono stati sanzionati una ventina di clienti con 1.666 euro di multa ciascuno, oltre a quella di 15.000 euro comminata dai carabinieri di Capriata. Nei confronti dell’agenzia sono state inflitte sanzioni per 99.000 euro, a causa delle irregolarità nelle assunzioni dei collaboratori, di 45.054 euro per l’omessa iscrizione all’albo prefettizio, nonché di 28.240 euro per le irregolarità contributive Inps. È stato inoltre identificato e ascoltato tutto il personale che nel tempo aveva collaborato con l’agenzia, per un totale di 23 persone. Gli addetti alla sicurezza inviati dall’agenzia erano coordinati da un capo squadra e percepivamo mediamente 50 euro a serata; per la prestazione lavorativa non riceveva né rilasciava ricevuta, ma firmava un contratto di lavoro “occasionale” di cui l’agenzia non rilasciava copia. Il dipendente era dotato di vestiario con il logo dell’agenzia, di radio con auricolare per comunicare con gli altri colleghi e di 2 tesserini di riconoscimento apposti sul petto: in uno erano indicate le generalità, la foto e la dicitura “accoglienza clienti” e nell’altro la dicitura che attestava la registrazione presso la Prefettura di Alessandria, una registrazione falsa in quanto non risultava iscritto all’albo prefettizio poiché i dipendenti dell’agenzia non avevano frequentato i previsti corsi regionali.
Agenzia forniva addetti alla sicurezza senza autorizzazioni della prefettura e senza essere in regola coi contratti di lavoro
