Alessandria – In vista dell’asta che il 12 luglio assegnerà definitivamente l’azienda, c’è una novità nella lunga contesa sulla Borsalino. Il marchio è stato dissequestrato e torna a Philippe Camperio che l’aveva acquistato oltre un anno fa dal Mediocredito pagando 17,5 milioni.
Il sequestro del marchio era avvenuto a febbraio ad opera di tre giudici del Tribunale di Alessandria, Caterina Santinello, Enrica Bertolotto, Pier Luigi Mela.
Ora gli stessi, su istanza anche del pm Tiziano Masini, l’hanno dissequestrato. Il provvedimento è stato notificato ieri, martedì 3 luglio, ed è stato accolto con soddisfazione dallo stesso Camperio e dallo staff di legali guidati da Giuseppe Iannacone che hanno seguito la parte penale dell’intricata vicenda. Inutile dire che, a questo punto, Camperio sia a tutti gli effetti l’unico forte pretendente perché all’asta, il 12 luglio, andrà la fabbrica, la rete commerciale, i magazzini, ma non il marchio.
La cosa è difficile da capire in quanto era stato lo stesso tribunale di Alessandria, che indagava su Camperio per bancarotta, a sequestrare il marchio valutandone l’acquisizione da parte del faccendiere italo svizzero come una presunta manovra per aggirare le leggi fallimentari. Camperio presentava ricorso fino ad ottenere il dissequestro di cui non è però ancora nota la motivazione del tribunale di Alessandria.
A questo punto è del tutto evidente che la gara è una burletta in quanto solo Camperio, essendo titolare del marchio, ha convenienza a comprare. L’asta, o andrà deserta, o sarà finta con finti acquirenti escluso l’unico interessato.
Ma allora ditelo.