di Andrea Guenna – Vorrei dire la mia sull’assemblea nazionale del Pd e sull’intervento di Renzi con replica salottiera di Cuperlo (ma che professori ha avuto il biondo e slavato putto del Pd? O quando era studente era sempre in assemblea a dibattere su tutto senza concludere mai niente?). Sarà perché sono mezzo toscano, essendo la mia mamma di Montecatini Val di Cecina, e Renzi è un toscanaccio, ma, da osservatore esterno devo dire che Matteo Renzi mi è piaciuto. Mi è piaciuto perché le ha cantate per benino (come si dice in Toscana) ai soliti snob che ammorbano la sinistra e che non hanno mai lavorato, proprio come Gianni Cuperlo, le cui credenziali sono solo quelle di aver raccattato una laurea inutile, anche se molto chic, come il Dams. Se non altro Renzi si è spaccato la testa sui codici, sul latino, sul diritto romano e sulle procedure perché è laureato in giurisprudenza. E già qui siamo uno a zero. Ma andiamo avanti. Dopo che Renzi ha esposto in modo sanguigno il suo punto di vista, gli ha risposto l’etereo Cuperlo che ha sussurrato al microfono: ”Io non vedo nostalgie, oggi non si può cantave ‘Bandieva Vossa’ ma nemmeno sostituivla con ‘Uno su mille ce la fa’. Matteo, io posso avev detto un sacco di cose sbagliate, avev fatto evvovi e detto cazzate ma la mia piccola e modesta stovia quella non la calpestave”.
Quale stovia?… Pardon, storia?
Io sto con Renzi… da destra naturalmente
