da Wired.it – In piena epoca fake news non sono solo Facebook e Twitter a farsi potenziali veicoli di disinformazione e notizie potenzialmente false. In queste ore anche la piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp si è mostrata scoperta nei confronti di un attacco malevolo battezzato FakesApp e individuato dagli israeliani esperti in cybersecurity di Check Point Software Technologies, che sono riusciti a sviluppare un codice in grado di modificare a piacimento quel che viene mostrato agli utenti di una conversazione all’interno delle risposte scritte attraverso l’apposita funzione Rispondi. Da anni all’interno di WhatsApp è possibile rispondere a porzioni specifiche di conversazione con messaggi che all’invio riportano sia la risposta vera e propria, sia il virgolettato originale, per fornire maggiore contesto; si tratta di una funzione utile per tenere il filo dei discorsi che si sviluppano all’interno di gruppi di più persone, ma che ora non sembra essere per niente sicura. Gli esperti di Check Point Software Technologies sono riusciti infatti a dimostrare che qualunque membro interno al gruppo, con i dovuti strumenti, può rispondere alle conversazioni modificando anche i virgolettati originali che compaiono all’interno di questo tipo di messaggi, dando a chi legge un quadro distorto di ciò che intendeva dire chi ha scritto inizalmente.
Il testo originale del primo mittente resta immacolato; è solo quello contenuto nella risposta e usato a riferimento a uscirne distorto o completamente stravolto.
Falla su WhatsApp: i messaggi già inviati possono essere modificati da chi risponde
